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La Routo, aperta la via della transumanza: siglato il patto tra le città di Cuneo e Arles

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - L’ultimo fine settimana di ottobre è stato segnato per la Valle Stura dal rafforzamento dei legami storico-culturali che da secoli uniscono la bassa Provenza con le valli alpine piemontesi ed in particolare la nostra valle. A Borgo San Dalmazzo si è infatti svolta la cerimonia di inaugurazione de La Routo, l’antico sentiero della transumanza percorso dalle greggi di ovini.

Il percorso escursionistico, frutto di un ambizioso progetto di valorizzazione che ha visto anni di collaborazione tra l’Unione Montana Valle Stura (ex Comunità Montana), l’Ecomuseo della Pastorizia e la Maison de la Transhumance (Salon de Provence), è composto da 33 tappe che uniscono la pianura della Crau alla Valle Stura, per un totale di circa 540 km di sentieri escursionistici tra Arles e Borgo San Dalmazzo e, dal 2021, il percorso è inserito tra le Grande Randonnée (GR69) della Fédération Française de randonnée pédestre. Inaugurato ufficialmente in Francia nel mese di settembre 2022, sul versante italiano il tragitto appena inaugurato si sviluppa dal Colle della Maddalena a Borgo San Dalmazzo con uno sviluppo complessivo di oltre 110 km, toccando tutti i territori comunali della Valle Stura. 

L’inaugurazione al pubblico è stata un momento di grande festa e partecipazione a Borgo San Dalmazzo. Partendo da Palazzo Bertello fino a Tetto Valentin passando per via dei Boschi, la transumanza-sfilata di pecore sambucane e capre - guidate dei giovani pastori Marco Barale, Matteo Bassino e Samuele Giraudo - accompagnata dalla musica tradizionale occitana ha dato il via alla giornata.

Successivamente sono stati svelati il pannello con l’intero percorso “La Routo” e la scultura in legno realizzata da Barba Brisiu alla presenza dei Sindaci e degli Amministratori della Valle Stura e di altre figure importanti per il territorio e per “La Routo”: Patrizia Manassero e Sara Tomatis, rispettivamente Sindaco e Assessore alla Metro Montagna del Comune di Cuneo, l’Assessore all’agricoltura del Comune di Arles Pierre Raviol, il Presidente del Gal Tradizione Terre Occitane Aurelio Blesio, la Presidente del Consorzio L’Escaroun Ughetta Biancotto, il rappresentante della Fondazione CRC Michele Pellegrino, Patrick Fabre e Lionel Escoffier, direttore e presidente de La Maison de la Transhumance, la Presidente dell’Associazione Comuni Pastorali Regione Paça Denise Leiboff, la rappresentante del Conseil Départemental des Bouches du Rhône Corine Bouya ed i rappresentanti della Fédération Française de la Randonnée Pédestre Gerard Draa e Jean-Marie Danthez. 

In contemporanea con l’inaugurazione si è svolto un laboratorio creativo per bambini sul feltro di lana sambucana guidati dalla mastra feltraia Romina Dogliani e a conclusione un momento conviviale con l’aperitivo La Routo, a cura dal personale dalla Locanda Pecora Nera, punto di degustazione dell’Ecomuseo della Pastorizia. 

Nel pomeriggio le autorità francesi e italiane si sono spostate nel Salone d’Onore del Comune di Cuneo per la firma del patto di amicizia tra Cuneo ed Arles. Le due città, infatti, sono reciprocamente interessate a sviluppare rapporti di amicizia, scambio culturale e di incontri con l’impegno da parte della città di Cuneo di diventare il punto di arrivo finale del GR®69 La Routo. Dopo la firma altamente simbolica, l’Unione Montana Valle Stura, la Maison De la Transhumance e l’Associazione dei Comuni Pastorali hanno siglato una pergamena in segno di supporto ai Comuni Pastorali che insistono lungo il tracciato del sentiero escursionistico de La Routo. 

I momenti di incontro e confronto sono poi proseguiti il giorno seguente a Vinadio in occasione della 167^ Fiera dei Santi e la 37^ Mostra Ovina di Razza Sambucana dove era presente lo stand transfrontaliero La Routo.

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