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La democrazia di Grillo a Genova e ... quella dei renziani su Cuneo!

CUNEO

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ANGELO BODINO - Se Socrate dovesse vivere in questo periodo, nell’osservare il degrado della politica con la “p” minuscola, scriverebbe un trattato filosofico  sull’arte del “clownismo” magistralmente interpretato dai nostri politici-politicanti e certamente  concluderebbe  con  una sua frase storica….. “Più so, più so di non sapere” .

Anche noi a Cuneo, che a differenza di Socrate viviamo in questo periodo, non possiamo fare a meno di condividere il pensiero del sommo filosofo nel dire “Più sappiamo, più sappiamo di non sapere“ e concludere con un laconico “Mio Dio, politica come sei caduta in basso” (da non confondere con “ Mio Dio, come sono caduta in basso”, film  del 1974 diretto da Luigi Comencini con l’interpretazione di Laura Antonelli, sex-symbol di allora).

La caduta di idealità di questa politica è che, purtroppo, i partiti nati dalla Costituzione (DC-PCI-PSI-PSDI-PLI-PRI) non esistono più ed oggi  chi “mena la barziga” sono i politici-politicanti che si sono costruiti “ad personam” il proprio Movimento o il proprio Partito e, in forza del loro potere decisionale, impongono agli altri le loro scelte.

Tale è l’arroganza di questi personaggi , che noi poveri tapini dobbiamo subire e siamo arrivati al punto che non abbiamo neanche più il diritto di sceglierci il sindaco della nostra città ………incredibile, ma vero!!!!

Qualche dubbio? Ed allora prendiamo come esempio quel che è successo a Genova e a Cuneo. A Genova,  dopo la decisione di Grillo di non concedere l’utilizzo del simbolo M5S alla candidata sindaca Marika Cassinatis (scelta dalla maggioranza degli attivisti del circolo cittadino) il “ leader maximo” ha dichiarato: “Decido io quando il candidato che ha vinto è sgradito? No, io sono il garante ed il è metodo giusto” ed imperterrito ed arci-convinto  ha proseguito: “Dobbiamo intenderci cos’è la democrazia. Noi abbiamo le nostre regole ed io, da garante, le faccio rispettare e chi non è d’accordo, si faccia il suo partito”.

Capito la regola del “uno vale uno” del M5S?..... il Capo dispone e “uno che vale uno” non conta un tubo!!!

Comunque sia il ragionamento di Grillo  non fa una grinza perché il M5S non ha l’aggiunta “ Democratico”, e cerchiamo di sorridere ( per non dire altro) nel rileggere cosa ha risposto Renzi ,“  maximo leader” del Pd che ha l’aggiunta “ Democratico” ed , a maggior ragione, dovrebbe dimostrare di esserlo.

Renzi ha ironicamente commentato così le dichiarazioni di Grillo: “Noi amiamo la democrazia che se vince quello che piace a noi bene, se vince quello che a noi non piace si rivota un’altra volta espellendo il candidato sgradito”.

Parole sante, ma dette da uno che “predica bene ma razzola male” perché la democrazia è riconoscere a tutti i cittadini di votare per tutti e il diritto di presentarsi come candidato alla guida del Paese, delle Regioni e dei Comuni.

Ma forse da parte di Renzi c’è un “qui-pro-quo” di dimenticanza ed allora “Per non dimenticare” noi di Cuneo "umiliati ed offesi” ( che avevamo sostenuto la candidata sindaca sen. Patrizia Manassero,  scelta democraticamente a maggioranza dal circolo cittadino Pd)   ricordiamo  che il “Giglio magico renziano” nazionale e regionale a Cuneo ha imposto il diktat che il simbolo del Pd doveva andare con la coalizione a sostegno del Borgna-bis e che la Manassero, buona buona, doveva accettare (così come forzatamente ha dovuto accettare) di rinunciare alla sua candidatura (vero Gozi, Ricci, Pacella e Gariglio?).

Democrazia per democrazia,  se tra i due casi c’è da fare un distinguo è quello di puntualizzare che Grillo ha tolto il simbolo del M5S ad una candidata del M5S per darlo ad un altro attivista del M5S, mentre il  “Giglio magico renziano” ha imposto al Pd cittadino e relativo simbolo di schierarsi per le prossime elezioni amministrative con Borgna ( che Pd non è) e aggregarsi  alla sua coalizione (che di centrosinistra non è).

E questa sarebbe la democrazia del P.d.R.-Pd di Renzi, che alle firme degli iscritti del Pd cittadino e all'impegno di tutti gli “umiliati ed offesi” che  hanno sostenuto la Manassero preferisce un sindaco che, è bene ricordarlo, la scorsa volta si è presentato agli elettori contro il Pd di Cuneo?

Conclusione?

Caro Renzi, prima di dare lezioni di democrazia agli altri, si guardi allo specchio e la smetta di chiedere sempre “Specchio, specchio delle mie brame, chi è il più bello del reame?”, perché se continua così gli elettori del centrosinistra che andranno a votare alle primarie del  30 aprile per il rinnovo della segreteria le potrebbero  fare un bello scherzetto.

Comunque, caro Renzi, se dovesse capitare non disperi perché  noi di Cuneo  “umiliati ed offesi”  alla fin fine siamo dei buoni e quindi, con amicizia ed affetto, dopo le primarie,  la inviteremo a festeggiare “Halloween” con i suoi fans locali in modo tale che, dopo aver pronunciato la fatidica frase “ dolcetto o scherzetto”, i non fans renziani  le regaleranno i saporiti  “Cuneesi al rhum” ma ad una condizione: che prometta di non muoversi  più da Firenze!

Angelo Bodino

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