Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

La cena propiziatoria per il bue grasso di Carrù in vista dell'edizione numero 113 della fiera

MONDOVì

Foto
Condividi FB

CUNEO CRONACA - Non ha una storia centenaria come la Fiera del Bue Grasso, ma taglia quest'anno il traguardo più che ragguardevole delle 15 edizioni. Si tratta della cena propiziatoria (organizzata fin dal 2008 affinché "il Bue di Carrù dell’Italia sia la virtù") che conferma l’appuntamento nel giovedì di metà novembre. Il convivio, organizzato dalla condotta Slow Food “Langhe Dogliani Carrù” con il patrocinio del Comune di Carrù e in collaborazione con i ristoranti carrucesi, l’Associazione nazionale allevatori bovini di razza piemontese e la Bottega del vino Dogliani Docg, è in programma per giovedì 16 novembre dalle 20,30 presso l’Osteria del Borgo di Carrù.  

Protagonista della serata a tavola, seguendo le indicazioni emerse dalle ricerche dell’illustre accademico della cucina e grande gastronomo Giovanni Goria, sarà il “Grande bollito risorgimentale piemontese” composto da sette tagli, sette ammennicoli e sette salse (ovvero “bagnet verd”, “bagnet russ”, “sausa d’avje”, “cögnà”, “cren”, confettura di mele e zenzero, confettura di cipolle rosse, oltre al sale grosso e il nuovo olio extra vergine di oliva), e con l’immancabile accompagnamento dei migliori vini dei produttori associati alla Bottega del vino Dogliani docg.

Il menù prevede un avvio con lardo alle erbe aromatiche e filetto di manzo marinato al sale. Si proseguirà con una prima portata di carne costituita dai tagli: scaramella, stinco, fiocco, coda, gallina e rollata. Il secondo giro nel segno della carne sarà con punta, cappello da prete, lingua e testina. Come preludio alla terza portata, costituita da muscolo, tenerone, zampino e cotechino, verranno serviti i raviolini in brodo di manzo. Il compito di chiudere in dolcezza la serata, invece, sarà affidato al bunet e alla torta di nocciole con zabaglione.  

Come tradizione impone, il bollito in questa serata sarà di carne di manzo, il quale “rinuncia” a diventare bue per propiziare la buona riuscita della fiera. Ad accompagnare i diversi tagli di carne ci saranno il bagnet verde, il bagner russ, il rafano, la mostarda di frutta, la salsa di verdure crude di autunno, la cognà, la composta di cipolle, il sale grosso, l’olio extravergine di oliva taggiasca e il purè di patate dell’Alta Valle Belbo. 

Il costo della cena, tutto compreso e fisso ormai da molti anni, è di 45 euro per i soci Slow Food e di 48 per gli accompagnatori. Per aderire e necessario prenotare entro martedì 14 novembre, telefonando a Lorenzo (tel. 339-6651424).

VIDEO