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La cabina di sanificazione dell'artigiano di Montanera nata nel lockdown: ecco a cosa serve

CUNEO

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ALICE MARINI - Il lockdown ha comportato un grosso sforzo, ma per molti settori professionali si è anche rivelato un momento prezioso per reinventarsi. Molti i mestieri che hanno sconfitto la crisi: i comunicatori hanno investito sul web, dove molte aziende hanno trasferito gran parte delle loro attività negli e-commerce. Start-up che hanno puntato tutto sulla sicurezza negli ambienti di lavoro e imprese che hanno convertito la loro produzione in base alle esigenze del momento.  

Proprio nei giorni del lockdown è nato il progetto di una cabina per sanificazione, ideata da Andrea Rosso, titolare dell’omonima ditta che ha sede a Montanera, in provincia di Cuneo, operante nel settore della carpenteria metallica. "Proprio durante l'emergenza sanitaria, osservando tutte le precauzioni attuate da mia moglie e da mio fratello, entrambi infermieri, per evitare contagi in famiglia, è nata l'idea di realizzare una postazione in grado di rilevare temperatura, il corretto utilizzo delle mascherine, e la sanificazione dell'intera persona in entrata e in uscita dal luogo di lavoro, il tutto con un unico macchinario”, spiega Rosso.

Come funziona? La persona si avvicina al termoscanner, viene rilevata la temperatura e la presenza del dispositivo di sicurezza (mascherina): se questi due parametri sono in linea, in automatico (senza l'uso delle mani, quindi evitando contatti con superfici contaminate) si apre la porta d'ingresso dotata di sensori di presenza. La persona entra nella cabina, la porta si chiude e tramite segnalazione acustica e visiva parte la sanificazione, che dura dai 3 ai 5 secondi. Terminato il ciclo si esce dalla cabina.

L’apparecchiatura, destinata a enti pubblici, strutture sanitarie, case di cura e aziende, può essere collegata ad un pc di una portineria o segreteria per controllare il processo e, a richiesta, può essere abbinata ad un eventuale lettore badge per registrare l'ingresso dei dipendenti. L'installazione è semplice e non prevede nessuna modifica (muratura o serramenti) su eventuali ingressi. “Ho eseguito dei tamponi all'ingresso e all'uscita della cabina per verificare lo stato della carica batterica sugli indumenti - spiega Rosso - ed è risultato che all'uscita la carica batterica non era pervenuta".

Il progetto è stato presentato al direttore generale della Sanità piemontese, Fabio Aimar. 

Alice Marini 

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