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L'antica Fiera di Santa Lucia simbolo della vocazione al commercio di Ceva: i premiati

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - È tornata Ceva l’antica fiera di Santa Lucia, rassegna zootecnica regionale. È un appuntamento che fa parte della storia di Ceva e che è anche un’occasione per comprare i regali per le feste natalizie.

La prima attestazione conosciuta riferita a tale evento risale al 1351 ed è in un documento con cui l’allora sindaco di Ceva invitava il sindaco di Moncalieri in occasione delle fiere di San Bartolomeo e di Santa Lucia. Da sempre uno degli aspetti peculiari di Ceva è stato il commercio, favorito dalla sua posizione geografica, che consentiva, oltre allo smercio dei prodotti locali, anche le trattative per tutto quanto poteva provenire dal vasto territorio che faceva capo alla città. Era inoltre un punto quasi obbligato di transito dalla Liguria al Piemonte e viceversa.

Nell’Ottocento, nel corso dell’anno a Ceva, si contavano ben cinque fiere: il 5 maggio, il 13 luglio detta “fiera di San Clemente”, il 25 agosto, il 19 ottobre e l’ ultima il 13 dicembre, la “fiera di Santa Lucia”. La manifestazione si divide ancora oggi in “Antica fiera di Santa Lucia”, che riguarda il bestiame mantenendo la consuetudine di premiare gli esemplari qualitativamente eccellenti e “Fiera Mercato”, che riguarda l’esposizione degli ambulanti. 

“La fiera di Santa Lucia – spiega oggi l’assessore al Commercio Lorenzo Alliani – rappresenta in maniera fedele la nostra tradizione, insieme al commercio, l’agricoltura e la festa. Ceva, è sempre stata luogo di passaggio per la sua posizione strategica di scambi commerciali. Il commercio ha un ruolo importante nella nostra economia e la fiera ne è l’apoteosi insieme alla rassegna zootecnica con le preziose e contese gualdrappe che sono consegnate ai migliori capi bovini piemontesi esposti al foro boario cebano. Il commercio fisso, le oltre 250 bancarelle del mercato settimanale, offrono una vasta gamma merceologica tutti “uniti” in una unica giornata. L’agricoltura rappresenta e rappresenterà sempre di più il nostro modo di essere, con valori forti, familiari, e con passi oculati negli investimenti economici, di approccio riservato sulle novità”.

La rassegna ha preso avvio nel centro storico, poi, in piazza Martiri Libertà, in piazza Vittorio Veneto e in corso Garibaldi. La premiazione, dell’esposizione bovina è stata alle ore 11,30 e si è tenuta in piazza Vittorio Veneto. Non sono mancati gli appuntamenti golosi, con “Degusta la carne in fiera con menù di trippe” con la società Ama Brenta e le caldarroste a cura del Gruppo Alpini di Ceva e Ama Brenta. “La Festa - conclude l’assessore Lorenzo Alliani – rappresenta il lato che mostriamo meno ma che dovrà essere un valore aggiunto dei prossimi anni. Curiosità per le novità, l’intelligenza dei nostri giovani e non aver paura di mettere in mostra le nostre risorse. Il prossimo 16 dicembre celebreremo i 250 anni del conferimento del titolo di Città a Ceva da parte di Carlo Emanuele III con una giornata di studi ad alto livello. Ecco la tradizione che si unisce alla modernità e al coraggio. Sono convinto che se riusciremo a unire questi concetti e andremo incontro a un felice avvenire".

Il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone insieme al vicesindaco Lorenzo Alliani, aprendo la rassegna delle premiazioni, hanno spiegato che "credere in questo prodotto di eccellenza, che crea economia, è un fiore all’occhiello del nostro territorio e significa sostenere le aziende. Come Comune e come Unione montana partecipiamo a ogni bando possibile e attuiamo progetti come la recente “Green Community” e il costituendo Distretto del Cibo”.

Presenti alla manifestazione i Consiglieri regionali Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso, Massimo Gula per la Fondazione Crc e Renato Suria, presidente di zona Coldiretti. Silvio Chionetti, vicepresidente Confederazione italiana agricoltori, Valentina Sciandra, segretario di zona Confagricoltura Mondovì, Domenico Pera, presidente Ascom Ceva, Giorgio Merlino di Confartigianato Ceva, il presidente del Consorzio del Bue grasso di Carrù Sebastiano Gallo, e il sindaco e amministratori del territorio. Di seguito l’elenco dei premiati.

Vittorio Canavese, allevatore di Ceva, è il vincitore dell’edizione 2023 del “Gran premio Città di Ceva”. L’ambita gualdrappa bianca è stata assegnata all’azienda cebana, per il toro da 880 chilogrammi dal sindaco di Ceva, Vincenzo Bezzone, e il vicepresidente vicario di Confartigianato Ceva Giorgio Merlino, che hanno consegnato a Vittorio Sciandra anche il premio dell’Associazione Artigiani di Ceva.

A seguire l’elenco dei premiati della fiera di Santa Lucia a Ceva: Manza 4 denti: Federico Maia, Lesegno, allevatore, con Faccia, Ceva, macello e macelleria. Vacca: F.lli Delsoglio, Fossano, allevatori, con Operti, macellaio e macelleria. Vitella: Silvio Roccia, Fossano (vincitori anche del premio Anaborapi per la presentazione), allevatore, con Perico, macello, e Macelleria da Ermanno. Vitellone: Renato Cogno, Carrù, allevatore, con Perico, macellaio e macelleria. Tori: Giovanni Rocca, Carrù, allevatore, con Mec, macellaio e macelleria. Buoi: Claudio Meriggio, Castellino Tanaro, allevatore, con Lombardi, macello e macelleria. Manzi 2 denti: Silvio Roccia, Fossano, allevatore, con Perico, macello, e Mauro Carni-Macelleria da Ermanno, macelleria. Manzi 6 denti: Pietro Baralla, Saliceto, allevatore, con Perico, macello, e Agrimacelleria Ceva. Manzi 4 denti: Claudio Voarino, Vicoforte, allevatore, con Lombardo Davide, macellaio, e Cascina Lisindrea, macelleria. Altri femmine: Rosanna Chionetti, Scagnello, allevatore, con Denina, macellaio e macelleria. Altri maschi castrati: Rosanna Chionetti, Scagnello, allevatore, con Denina, macellaio e macelleria. Altri maschi non castrati: Carlo Pelassa, Villanova d’Asti, allevatore, con Faccia, macellaio e macelleria.

Sergio Rizzo

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