ALBA
BRUNO MURIALDO - Questa volta tocca alla carne. La carne fa male, favorisce il carcinoma, tuonano i mezzi di informazione e dietro le solite smentite o mezze approvazioni degli scienziati che non sapendo bene che strada prendere scelgono quella di dire e non dire.
Lorganizzazione mondiale della sanità ha inserito le carni rosse lavorate tra le cause che possono scatenare il cancro; personalmente non sono un grande consumatore di carne, né di insaccati, ma credo che basti dosare la quantità.
In un mondo dove basta uscire a fare due passi per respirare una serie di veleni, dove per il vizio del fumo muoiono migliaia di persone, dove gli inquinamenti delle falde acquifere sono una vergogna nazionale, per non parlare delle ulcere causate da demenze burocratiche e dal disordine, ma di cosa stiamo parlando?
Forse ci siamo dimenticati di tutte le mucche pazze, dei conservanti vietati, delluso indiscriminato che si fa di certi diserbanti o di chi vive in quelle terre cosiddette dei fuochi.
Ci ricordiamo ancora degli allarmismi dovuti allaviaria che aveva svuotato i banchi dei supermercati di mezzo mondo e eliminato migliaia di volatili.
Perché non parliamo delle discariche disseminate ovunque sul territorio? Veniamo obbligati oramai a tempi alterni ad avere terrore di qualsiasi cosa. Questa schizofrenia mediatica non si scatena mai sul gioco dazzardo, su una società condizionata dai veleni della droga o sul fumo che uccide e inquina più di Ebola.
Io credo che una società matura sa bene come dosare la sua esistenza e non sarà certo una salsiccia o un wurstel o anche una braciolata a condannarci a morte.
Bruno Murialdo