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Il motto del nuovo preside? "Ho frequentato l'Itis Delpozzo a Cuneo"

CUNEO

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Cambio di testimone all’Istituto Tecnico Industriale “Mario Delpozzo” di Cuneo: il dirigente, prof. Lazzaro Scaraffia, da anni alla guida dell’I.T.I.S. a giugno è andato in pensione e così al suo posto è arrivato il dott. Ivan Re, già preside dell’Istituto “Maxwell” di Nichelino.

Lei è arrivato qui a giugno in qualità di reggente al posto del preside Scaraffia, ormai pensionato, e ha subito dato un volto nuovo alla scuola: l’ingresso è stato ritinteggiato con colori chiari, solari, che trasmettono una sensazione di serenità e di calma. Come mai questa scelta?

"Tra gli elementi essenziali dell’apprendimento troviamo sicuramente i luoghi, lo spazio e i tempi in cui questo avviene. Ovviamente, ognuno apprende con tempistiche differenti, quindi ognuno deve avere una modalità di apprendimento personalizzata. Per quanto riguarda gli spazi, sono assolutamente convinto che non si possa apprendere in un luogo che non sia piacevole. La bellezza del locale è importante e permette un apprendimento migliore. Questo è il motivo per cui quando sono arrivato ho dato all’ingresso un volto migliore. Perché l’ingresso? Semplice, perché è il primo approccio vero e proprio all’edificio, è il primo elemento in cui ogni persona che entra nella nostra scuola si ritrova a confrontarsi. Diciamo che l’ingresso è la faccia della scuola".

Perché il colore giallo?

"In realtà è un giallo pastello, non troppo invasivo; ho scelto questo colore perché ritengo (e non solo io, ma la psicologia dei colori) che il giallo sia un colore caldo che fornisce a tutti coloro che entrano nella scuola una bella sensazione di accoglienza, sensazione di fondamentale importanza per un luogo che deve ricevere e fare dell’accoglienza il suo elemento di base".

Un volto nuovo alle pareti, ma, guardandomi intorno, direi anche al personale…

"Certamente: la struttura organizzativa è cambiata per ovvi motivi: il preside è cambiato per pensionamento, dopo di che sono cambiati i collaboratori del dirigente perché alcuni docenti, precedentemente con tali funzioni, hanno assunto altri incarichi nell’amministrazione; di conseguenza la vicepresidenza risulta oggi diversa per persone e funzioni assegnate".

Che cosa cambierà nell’Istituto rispetto a prima? Quali sono le novità che in qualità di dirigente Lei vuole apportare?

"Partiamo dalla premessa che gli studenti di questo istituto oggi escono con una buona preparazione: questo è dimostrato dalle assunzioni e da quello che i ragazzi riescono poi effettivamente a fare dopo la scuola superiore. Nella logica di un miglioramento continuo a passi progressivi ritengo fondamentale sia un’innovazione rispetto alla tecnologia che un’innovazione rispetto alla didattica. Mi viene in mente, per esempio, la “didattica per ambienti di apprendimento” che ho già sperimentato in un’altra scuola con successo, che è una didattica particolare e molto utilizzata nel nord Europa, soprattutto in Svezia. Sicuramente questo potrebbe essere uno degli elementi primari di sviluppo della nostra scuola.

Lei ha una formazione come ingegnere informatico: in che modo questa sua competenza di base orienterà le scelte future dell’Istituto?

"Sicuramente la mia formazione mi permette, in una scuola come questa, cioè in un istituto tecnico, di cogliere anche quelli che sono le criticità e i punti di forza. Pertanto, ritengo che la mia esperienza formativa e professionale sia un vero punto di forza".

L’I.T.I.S. di Cuneo è una delle scuole del territorio che, in quanto formativa, permette ai suoi studenti a fine ciclo di studi di trovare un lavoro: ora che partirà a breve il progetto dell’alternanza scuola lavoro cosà cambierà per i giovani? E cosa prevede nello specifico questo progetto che i genitori non conoscono ancora?

"Nella normativa l’alternanza scuola/lavoro esisteva già, ma con la legge 107 dello scorso anno si è, però, consolidata l’obbligatorietà. Il mio giudizio è che debba diventare una vera e propria materia d’insegnamento, cioè la dobbiamo considerare come un momento in cui i ragazzi apprendono con modalità diverse, non con la presenza di un insegnante, ma in una modalità differente, con insegnanti “altri”, cioè i rappresentanti del mondo del lavoro. Sarà, comunque, un momento di apprendimento perché è sì importante il “sapere”, ma lo altrettanto il “saper fare”.

Quali sono le novità che vuole apportare all’istituto nel futuro?

"Un aspetto molto importante che voglio curare per il futuro dei ragazzi è il lavoro sul programma, rinvenibile all’interno della “Raccomandazione europea del 2013”, intitolato “Garanzia Giovani” che è un programma di orientamento per il lavoro per i ragazzi fino a 29 anni che, terminata la scuola superiore, non si sono inseriti nel mondo universitario e non hanno ancora trovato lavoro. Questo sistema permette di orientare i ragazzi ed è un supporto concreto nella ricerca di un lavoro che corrisponda di più al titolo di studio che hanno conseguito".

Obiettivi o sfide che vuole raggiungere?

"Punterò a fare di questo Istituto una scuola all’altezza delle richieste del territorio, soprattutto a quelle del mondo industriale, sia della piccola che della grande industria. Questo significa che come scuola dovremo fare un lavoro attento di contatti con il settore industriale e identificare meglio con i rappresentanti di questa realtà lavorativa quale possa essere il ruolo dei diplomati utile non tra 5 anni, ma nei prossimi 10/20 anni".

Se dovesse attribuire un motto all’istituto, quale sceglierebbe?

"Un motto per l’istituto… Io penso che il miglior motto per l’Istituto possa essere: “Ho frequentato l’I.T.I.S. Delpozzo”, detto con orgoglio. Questo perché? Per il fatto che nella mia carriera professionale, prima di essere insegnante e preside, nel mondo del lavoro industriale mi sono reso conto che la scuola frequentata e gli insegnanti che uno ha avuto hanno effettivamente un ruolo importante anche in una fase di colloquio con i selezionatori del personale, soprattutto a livello provinciale".

Infine, una domanda pratica: cos’è cambiato nelle modalità di ricevimento dei genitori? Chi volesse parlare con lei come deve fare?

"Molto semplicemente, chi volesse comunicare con me può farlo scrivendo al seguente indirizzo email: dirigente@itiscuneo.eu. Inoltre, io ricevo tutti i pomeriggi dalle 14 alle 15.30 su appuntamento qui all’ITIS. Siccome ho anche la reggenza del liceo artistico “Ego Bianchi” e dei “Geometri”, i genitori degli alunni frequentanti queste due scuole potranno venire qui o all’artistico indistintamente".

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