Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Grazie a quel giovane che ci dice la verità sull'illuminata Cuneo

CUNEO

Foto
Condividi FB

CLAUDIO RAO - Sono lieto di scoprire dal mio esilio dorato in quel di Ginevra dei giovani cuneesi che prendono il testimone per aprire dibattiti di fondo sulla nostra città. Sulle proprie tradizioni e sulla propria Amministrazione. Come quello di Simone Borio (leggi qui: http://www.cuneocronaca.it/notizia.php?nID=7851) che ha attirato tutta la mia attenzione e la mia simpatia.

Condivido per affinità elettiva il fatto che ogni città, ogni provincia, ogni regione debba valorizzare, coltivare e promuovere la propria singolare specificità, le proprie radici peculiari. Viviamo in terre depositarie della cultura dei Liberi Comuni non già per evocare o promuovere sterili campanilismi ma, al contrario, per valorizzarne i sapori, i colori, i profumi e gli artigianati locali. Consci che essi sono unici. Patrimonio popolare, di secoli di Storia. Tessuto connettivo di una civiltà che ha abitato il nostro passato e che nutre il nostro presente. Radici importanti e inalienabili che non dovrebbero lasciare spazio ad alcun “copia-incolla” ancorché bello e suggestivo, nonché radicato nella devozione popolare.

Primo invito di Simone mi par che sia: Riscopriamo le nostre tradizioni cuneesi e piemontesi e valorizziamole. Come per esempio, propongo io, un grande mercato dell'artigianato della Provincia Granda in piazza Galimberti ogni autunno. Ma io non sono che un cuneese di adozione... avido di suggerimenti ed idee di chi, per radici ed esperienze o anche per studî, ne conosce meglio folclore e tradizioni.

Secondo suggerimento che mi pare di cogliere dall'articolo di Simone è: Occhio al volontariato. Questo serbatoio di energie, di entusiasmi e di cuori che molto contraddistingue la generosa realtà cuneese. Esso non va manipolato, ma rispettato e valorizzato altrimenti. Magari con dei gesti semplici come quello di offrire dei buoni pasto, dei posteggi gratuiti, dei biglietti omaggio per i trasporti cittadini a chi si sposta e offre un po' del suo tempo e tanto energico entusiasmo, spesso contagioso, per gli altri.

E, in filigrana, mi pare di leggere un rimprovero o forse una semplice amara constatazione. Le giovani generazioni sarebbero lasciate in secondo piano, poco coinvolte, mai rese veramente protagoniste della vita cittadina. Perché, mi par di capire, le redini sarebbero sempre nelle stesse mani.

Ecco, Simone, se ancora ce ne fosse stato bisogno, il dibattito è aperto! Con le parole di un meno giovane o, come dice mia figlia Maëlle, di un “diversamente giovane”, desideroso di vedere la propria amata Cuneo riprendere quota dal punto di vista sociale, culturale, etico ed urbanistico. 

Claudio Rao

VIDEO