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Gilets Jaunes, dopo le proteste la vicina Francia aspetta di vedere cosa farà Macron

CUNEO

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"106.301 "gilets jaunes" hanno manifestato sabato scorso per la seconda volta nella capitale francese e in ogni angolo del Paese. Dopo una giornata di grande tensione e violenza, il bilancio ha parlato di 69 persone interpellate, 130 denunciate, 24 feriti tra cui 5 poliziotti e 1619 azioni di ordine pubblico. 8000 manifestanti hanno camminato sugli Champs-Elysées dove la prefettura non aveva autorizzato la manifestazione.

Tra i vari commenti dei media e i dibattiti tra politici, l’opposizione ha accusato il ministro dell'interno Castaner di aver volutamente vietato questo accesso per arrivare ad uno scontro tra i gilets jaunes e le forze dell'ordine Crs (Corpo speciale della polizia nazionale), dando così la possibilità ai "casseurs" (militanti dell’estrema destra e di sinistra) di infiltrarsi nella manifestazione e screditare ampiamente il movimento pacifistico e anti-politico dei gilets jaunes.

I primi scontri sono iniziati appena i gilets jaunes hanno messo piede nel perimetro della Concorde e dell’Elysée sfociando in atti violenti da parte delle Crs con lancio di gas lacrimogeni, getti d’acqua e percosse a colpi di manganello su manifestanti inermi, mentre azioni di degradazione e incendi si propagavano un po’ ovunque da parte dei casseurs. Ad oggi la collera dei gilets jaunes si accentua sempre di più contro il governo e il suo presidente Macron e non intende dar fine alla protesta.

Anche a La Ciotat due notti di incidenti con le Crs dopo giornate tranquille di operazione di bloccaggio e filtrazione degli automobilisti sull’autostrada A50 denominata "escargot" (lumaca). L’autostrada è stata chiusa per riassestamento. Bravò! ai gilets jaunes di La Ciotat che hanno effettuato questa operazione".

Nadine C.

 

 

 

 

 

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