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Indagini sui rifiuti abbandonati nella zona dell'ex discarica a Costigliole

SALUZZO

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Riceviamo dal Gruppo Carabinieri Forestale di Cuneo e pubblichiamo: "Recentemente, il personale della stazione carabinieri Forestale di Saluzzo, in collaborazione con Arpa Piemonte e Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), ha accertato la presenza di una discarica abusiva di circa 2600 metri cubi in frazione Sant'Anna di Costigliole Saluzzo, in provincia di Cuneo, all’interno dell’ex sito San Carlo dove si svolgeva, sino al 2008/2009, attività di recupero di rifiuti non pericolosi provenienti dalla frazione verde per l’ottenimento di compost di qualità.

Ad attirare l’attenzione dei carabinieri forestali sono stati gli ingenti cumuli illecitamente disposti come arginatura lungo il torrente Varaita, dai quali fuoriusciva fumo e odore acre, derivante dalla combustione interna di compost e rifiuti di vario genere in conseguenza di un incendio sviluppatosi lungo la fascia boscata ripariale del corso d’acqua. Il cospicuo materiale è risultato essere realizzato, parzialmente sul demanio fluviale, in assenza di autorizzazioni ed in area soggetta a vincolo paesaggistico e idraulico (Fascia A e B del Piano per l’Assetto Idrogeologico – zona esondabile). Sono ora in corso i rilievi analitici della componente dei cumuli al fine di escludere la pericolosità degli stessi.

Alla Procura del Repubblica di Cuneo è pervenuta dunque la segnalazione dei carabinieri Forestali per i reati di discarica non autorizzata, trasformazione urbanistica non autorizzata di terreni, esecuzioni di lavori non autorizzati su beni paesaggistici e occupazione abusiva di terreni demaniali. La punibilità di carattere penale per le violazioni citate, riconducibili a 2 soggetti identificati, come anticipato dalla Procura, verrà presumibilmente meno per intervenuta prescrizione.

In ogni caso i militari dei carabinieri Forestale di Saluzzo hanno comunicato alle autorità amministrative competenti (Comune, Provincia, Regione e Aipo) l’accertamento dell’illecito al fine di garantire la predisposizione degli atti conseguenti per il ripristino ambientale dell’area ed evitare danni o pericoli per l’ambiente e la salute pubblica".

 

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