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Gestione di traffico d'hashish nel Cuneese e non solo: 8 marocchini nei guai

CUNEO

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Pubblichiamo il comunicato diffuso durante la conferenza in Questura a Cuneo: "Personale della squadra mobile di Cuneo, quarta Sezione antidroga e contrasto al crimine diffuso, ha dato esecuzione alle misure cautelari in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Torino su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia nei confronti di 8 cittadini di origine marocchina resisi responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish fattispecie aggravata dalla rilevante quantità di sostanza psicotropa.

L'attività di indagine è stata condotta da questa Squadra Mobile sotto la direzione della procura Distrettuale Antimafia di Torino e ha avuto inizio nei primi mesi dell'anno 2014. L'indagine ha avuto origine da un filone di una pregressa attività investigativa, sempre condotta da questo ufficio e che aveva portato all'arresto in flagranza di reato di un cittadino marocchino resosi responsabile di spaccio di sostanze stupefacenti di tipo hashish la cui cessione è avvenuta nei confronti di un ragazzo nei paraggi di un istituto di istruzione secondaria di secondo grado nel centro storico di questo comune.

L'articolata e lunga attività investigativa si è svolta con le tradizionali tecniche investigative e con l'ausilio delle migliori strumentazioni. L'attività della Squadra Mobile ha permesso di disarticolare il sodalizio criminale e dimostrare come i destinatari dei provvedimenti cautelari gestissero il narcotraffico dell'hashish nel territorio cuneese e non solo. La banda era solita utilizzare numerosi accorgimenti per eludere eventuali attività di indagine, come ad esempio la periodica sostituzione delle proprie sim e degli apparecchi telefonici nonché avvalersi di telefoni pubblici dei phone center per contattarsi ed organizzare i loro illeciti. Onde evitare la facile identificazione gli stessi utilizzavano soprannomi di nomi comuni di animali quali "coniglio", "scoiattolo" e "lepre".

Anche il trasporto della sostanza stupefacente, per sfuggire ad eventuali controlli, avveniva con una affinata tecnica di occultamento in posti più improbabili dei mezzi di trasporto, quali autovetture o piccoli furgoncini. Sempre nell'ambito dell'Operazione "Prezzemolo" sono stati arrestati in flagranza di reato per detenzione illecita aggravata dall'ingente quantità di sostanze stupefacenti tre soggetti di origine marocchina quali corrieri della sostanza e in partecipazione attiva col restante gruppo del sodalizio criminale.

In particolare venivano tratti in arresto: classe 1975 per detenzione illegale di 62 kg di hashish, classe 1978 perché trovato in possesso di 60 kg di hashish, classe 1978 per detenzione illegale di 21 kg di hashish. Le persone rintracciate in questa provincia e destinatarie delle misure cautelari, classe 1984 e classe 1976, venivano associate presso la Casa Circondariale di Cuneo, mentre un classe 1986 presso la Casa Circondariale di Alessandria.

I restanti soggetti non rintracciati risultano essere già stati espulsi dal territorio nazionale e fra questi vi sono persone già in stato di latitanza in altri procedimenti".

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