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"Gap di formazione e salute": i No Dad del Cuneese di nuovo in piazza con i loro figli

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Nel weekend, in diversi centri della provincia di Cuneo, si svolgono una serie di iniziative per chiedere la riapertura delle scuole promosse dal comitato Scuole Aperte Cuneo e rientranti nella manifestazione "TorniAMO a Scuola!", organizzata a livello nazionale dalla rete nazionale "Scuola in Presenza".

Domenica 28 marzo, tra le 16 e le 18, le famiglie e i ragazzi delle scuole medie e superiori saranno protagonisti di una serie di flash-mob per riportare l’attenzione sui teenagers, i più penalizzati dalla chiusura delle scuole. Le manifestazioni si svolgeranno a Cuneo (piazza Galimberti), Alba (piazza San Paolo), Bra (corso Cottolengo), Saluzzo (corso Italia) e Fossano.

"Pur apprezzando l’attenzione rivolta dal Governo ai temi sollevati con la nostre manifestazioni in 36 città italiane il 20 e 21 marzo e seguendo con vivo interesse l’evolversi della discussione circa le misure da adottarsi per consentire la riapertura in sicurezza delle scuole, i comitati di genitori, insegnanti e studenti aderenti alla Rete Nazionale "Scuola in Presenza" torneranno a scendere in piazza in maniera coordinata e sicura per chiedere il ripristino tempestivo della didattica in presenza", si legge sul comunicato stampa nazionale.

Non tollereremo, in ogni caso, che si rimandi l’apertura oltre l’8 aprile né che la didattica a distanza venga adottata come "soluzione" di lungo termine al problema della pandemia mentre altri Paesi europei si attivano per difendere l’istruzione in presenza. Uniti da Nord a Sud siamo pronti a mobilitarci in ogni sede per far in modo che gli studenti italiani di ogni regione e di ogni fascia d’età possano godere di uguali diritti e per frenare il crescente gap di formazione e salute nei confronti dei loro coetanei europei", concludono gli organizzatori.

Intanto, il comitato Scuole Aperte Cuneo ha scritto ai parlamentari della provincia: "Tutta la scuola deve essere in presenza anche in zona rossa". "Vi chiediamo di spendervi in modo chiaro e forte per garantire il ripristino della didattica in presenza dagli asili nidi alla 3° media (e non solo alla 1° media): sono scuole di prossimità territoriale, che si sono già adeguate ai protocolli sanitari;

rivedere con urgenza le norme previste per le zone rosse affinché non si chiudano più indiscriminatamente le scuole, ma si rinunci all’attività in presenza solo dove a livello locale, né provinciale, né regionale, lo richiedano i tassi di contagio; risolvere definitivamente i nodi affinché dopo Pasqua, anche per la secondaria di II grado riprenda la scuola in presenza, se necessario in rotazione al 50%, e non chiuda più;

infine, garantire che nelle zone rosse, se le scuole dovranno restare chiuse, si possano promuovere mini-gruppi classe all’interno degli spazi scolastici o all’aperto. Non sia un surrogato ludico-ricreativo, ma sia la scuola "sotto le bombe del covid"". 

 

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