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FOSSANO/ A Loreto nasce il Laghetto delle libellule dal sogno di un'oasi di biodiversità

FOSSANO

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CUNEO CRONACA - "Fare agricoltura biologica per noi dell’Orto del Pian Bosco significa imparare a collaborare con la natura. Non ci limitiamo a coltivare i nostri ortaggi nei campi e nelle serre, ma ci prendiamo anche cura del territorio in cui viviamo, consapevoli che la nostra attività è inserita in un contesto più ampio, un complesso agroecosistema che ci ospita e che può fornirci molti servizi, se gestito correttamente.

Il progetto del Laghetto delle Libellule è stato curato dall’architetto Pier Giuseppe Abello, con cui abbiamo cercato di immaginare una struttura ben inserita nel paesaggio, in grado di sfruttare le pendenze naturali per convogliare soltanto l’acqua piovana dei nostri campi coltivati col metodo bio.

Abbiamo realizzato una prima vasca poco profonda di fitodepurazione, piena di piante acquatiche e palustri in grado di filtrare le acque torbide che arrivano dalla rete di canali collettori. Da qui l’acqua pulita percola nel grande bacino principale, con le sponde modellate in modo da offrire molte diverse profondità e inclinazioni, per ospitare più specie diverse.

Ci siamo avvalsi della consulenza di esperti botanici e vivaisti, e abbiamo scelto piante autoctone, naturalmente presenti nei nostri laghetti, per vegetare l’area umida: piante ossigenanti sul fondo, piante ombreggianti come le ninfee che coprono parzialmente la superficie e molte specie erbacee diverse sulle sponde, con una grande varietà di fiori. Infine le siepi di bordura e i boschetti ripariali, indispensabili per fornire protezione al laghetto e separarlo dalle campagne circostanti.

Con l’ornitologo Luca Giraudo abbiamo installato centinaia di nidi artificiali per uccelli e chirotteri, non solo intorno al lago ma in tutti i nostri campi e frutteti, cercando così di attrarre la fauna insettivora, e già dopo pochi mesi abbiamo visto arrivare moltissimi ospiti. 

La realizzazione di questa piccola area umida ci è costata fatica e impegno, abbiamo dovuto rinunciare a una parte di terreno coltivato per fare spazio alla natura, ma siamo certi che saremo ripagati dalle tante specie animali e vegetali che verranno a viverci e che svolgeranno il loro importantissimo ruolo nel mantenimento dei delicati equilibri naturali.

Lo sappiamo bene perché in passato la nostra famiglia aveva già realizzato un altro laghetto, vicino a Salmour, che è oggi un’oasi di biodiversità accanto ai nostri noccioleti, dopo più di sessant’anni dalla sua realizzazione. Inoltre da sempre raccogliamo le piante spontanee e le utilizziamo in cucina e sicuramente intorno al lago troveremo nuove specie da utilizzare. Anche altri agricoltori potrebbero approfittare delle agevolazioni comunitarie previste per questi progetti sul Piano di Sviluppo Rurale del Piemonte, alla voce “elementi naturaliformi dell’ecosistema”, che ha finanziato la realizzazione del nostro Laghetto delle libellule e reso possibile questo nostro piccolo sogno".

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