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Fontana della stazione illuminata di viola e concerto in ospedale a Cuneo per i prematuri

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Ogni anno nel mondo ben 15 milioni di bambini nascono prima del termine e, in Italia, i bimbi prematuri sono circa il 7% dei nati. La prematurità e il basso peso corporeo alla nascita rappresentano due delle principali cause di mortalità infantile: il neonato, non avendo ancora sviluppato completamente organi ed apparati, non è in grado da solo di affrontare la vita fuori dal grembo materno e necessita di assistenza nei reparti di terapia intensiva. 

La terapia intensiva neonatale (Tin) dell’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo è il reparto che accoglie i bimbi della provincia nati gravemente prematuri. L’associazione “Voglia di crescere”, nata nel 2006, affianca il reparto della Tin di Cuneo, sostenendo e aiutando concretamente i neonati e i loro familiari, incentivando lo studio, la ricerca scientifica e l’aggiornamento professionale sulle tematiche concernenti le patologie neonatali e donando apparecchiature di ultima generazione. 

Inoltre, da anni, l’associazione "Voglia di Crescere" mette a disposizione delle mamme dei "piccoli guerrieri", a titolo gratuito, un appartamento vicino all’ospedale, permettendo loro di stare vicino ai propri bimbi. Quest’anno l’associazione avrà il piacere di presentare la sua ultima donazione: una pompa infusionale amagnetica compatibile con la risonanza magnetica. Ciò consentirà di non interrompere terapie endovenose in corso durante l’esame radiologico.

In occasione della giornata di mercoledì 17 novembre, ricordata anche durante le messe celebrate in tutto il Piemonte, grazie alla sensibilità dell’Amministrazione comunale, la fontana della stazione verrà illuminata di viola, colore che nel mondo rappresenta la prematurità. Infine è stato organizzato un momento all’interno della Tin: il violinista Mattia Sismonda della Fabbrica dei Suoni dedicherà un concerto itinerante all’interno del reparto, per sottolineare la vicinanza della comunità ai piccoli guerrieri e alle loro famiglie.

(Foto d'Archivio Tin Cuneo)

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