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Ex Foro boario: non basta certo un'inaugurazione a tutta birra

CUNEO

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RICCARDO SARTORIS - Stasera, giovedì 19 maggio a Cuneo c'è l’inaugurazione della birreria di piazza Foro boario. Gli ultimi lavori sono quasi terminati anche nell’edificio dell’ex Infermeria che si affaccia sulla piazza.

Intanto la gente, nei tiepidi pomeriggi di fine aprile ed inizio maggio, ha iniziato a fare capolino tra le panchine e timidamente sta conoscendo l’area, ma il bello deve ancora venire...

Con l’inaugurazione del locale commerciale la zona sarà rivitalizzata, diventerà… e potrà fungere da…

Che cosa? Che cosà sarà la piazza?

Perché ci preoccupiamo di questioni private?

Perché private non sono!

I locali occupati dalla birreria, e da chissà chi altro nell’ex Infermeria, sono pubblici e rimarranno pubblici e sono stati concessi in gestione ad un soggetto privato per una ben specifica finalità ma, soprattutto, sono stati ristrutturati con soldi pubblici ad uno scopo ben determinato.

Ricordate com’era il progetto?

Nei locali dell’ex Infermeria della caserma Cantore dovevano sorgere la Casa della Musica e la Casa dell’Arte. Per tale ragione il Comune chiede un canone di locazione di soli 12.000 euro all’anno (per 1800 mq, fatevi voi il calcolo ma chiunque sottoscriverebbe un contratto di affitto a questi prezzi!) allo scopo di favorire le associazioni e i gruppi che avrebbero potuto occupare i locali a prezzi di favore per svolgere la propria attività aggregativa.

Nei locali dell'ex Tettoia Vinaj doveva sorgere la Casa del Cibo per valorizzare i prodotti del territorio e far conoscere le nostre realtà enogastronomiche ed artigianali.

Il problema, tutto pubblico, è che di tali progetti non comprendiamo cosa è rimasto, tranne la spesa: noi cittadini dovremmo accontentarci forse di una bella inaugurazione fatta di musica, giochi e tanta… birra?

Dove sono finite le aspirazioni di una città capoluogo di provincia, che si voleva rilanciare con i soldi europei: oltre 12 milioni di fondi pubblici tutti investiti con il PISU nel centro storico?

Dove sono andati le velleità e i sogni di una città opulenta e risparmiosa, ma anche dignitosamente fiera della proprie origini e dei propri valori?

Dove si è nascosta la memoria di un recente passato che ha visto uno dei propri eroici figli inneggiare alla Resistenza come risposta alla tirannide del suo tempo e oggi di fronte al buio di una fiaccolata?

Riccardo Sartoris, associazione CuneoSiVaOltre

(Nella foto, una fase dei lavori)

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