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E' nato il club della Prima Pietra, per un turismo di qualità

MONDOVì

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Nell’ambito della 16° Fiera del Grano saraceno e della Castagna Bianca, si è tenuto, a Palazzo Cordero di Pamparato, in provincia di Cuneo, l’incontro tra operatori del territorio sul tema “Opportunità concrete di recupero e valorizzazione delle borgate alpine: parliamone insieme”.

Per la prima volta le parole non sono andate al vento, come sempre in questi casi! Davvero incredibile! Collegamenti in “streaming” (in diretta, insomma) con operatori in Polonia e Russia che chiedevano pacchetti turistici, proposte di abitazioni nel “basso Piemonte”! “Li avete nelle vostre zone? - ha chiesto Giacomo Verrua di Italian House Design, un pool di professionisti pluridisciplinari che “esporta” all’estero il Made in Italy (architettura, gusto, automotive) – Abbiamo bisogno di pacchetti chiavi in mano, non solo “pietre”, case, ristrutturazioni, ma servizi turistici, veri e non farlocchi”.

Ovviamente la risposta era no, per l’atavica carenza di programmazione e del fare “squadra”, tipica del Paese delle Meraviglie (Expo 2015 insegna). Russi, tedeschi, francesi, e nord europei in genere, chiedono poche cose semplici (da loro “normali”): meno burocrazia, non essere presi in giro (già gli olandesi li abbiamo allontananti) e un minimo di servizi di trasporto e turistici. Con la qualità dei sapori e della natura (ma riusciamo a sbagliare anche quello), per fortuna, siamo abbastanza bravi!

Qualche caso positivo c’è, grazie alla tenacia di singoli, come Paolo Bertolino, del Rifugio Maddalena Vernagli di Roburent e la sua Associazione Blu Genziana, che continua a ristrutturare in modo intelligente e appassionato la Val Corsaglia, lottando contro la cieca burocrazia. “Ho apprezzato le realizzazioni nelle varie Valli del Cuneese che avete presentato – dice Bertolino – e siamo perfettamente in linea. Ma suggerisco ai Sindaci di sorvegliare la qualità, che in qualche caso è già sfuggita di mano, e sta allontanando gli stranieri, che, in Italia o nella vicina Francia e Spagna, possono trovare migliori alternative!”.

I tre sindaci, dei dieci invitati, hanno colto subito la sfida e faranno una prima ricognizione sul territorio per individuare i poli rurali di possibile sviluppo, chiedendo di fare lo stesso ai colleghi assenti. L’Assessore della (ex) Provincia di Cuneo, Rocco Pulitanò ha confermato, durante l’incontro, che, nella ristrutturazione in corso della Regione Piemonte, la “Granda” resta grande e i suoi confini sono stati riconfermati. Sulla ristrutturazione del “ponte di Pamparato” si sono reperiti ulteriori 30.000 € per avviare una sistemazione definitiva (e non temporanea).

La viabilità, l’energia pulita, il sapere “accogliere” il turista, sono i prerequisiti di questa “industria”. Un progetto che parte dalle “pietre” dei nostri villaggi abbandonati, è un possibile inizio, davvero “concreto”, un volano occupazionale. Intanto le due “Roe Marenche” (strade del sale) della Val Casotto e Corsaglia, sono lì da 150 anni ad aspettare che il “volano” ripassi su di loro, come l’antico “oro bianco”!

(Nella foto, da sinistra, Giacomo Verrua di Italian House Design, Fausto Mulattieri sindaco di Pamparato, Giovanni Balbo sindaco di Montaldo, Giancarlo Rossi sindaco di Viola, con gli altri sindaci delle Valli Monregalesi, collaboreranno per organizzare proposte turistiche di qualità sul loro territorio, rivolte ai clienti stranieri, residenziali e non).

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