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Dopo la violenza neonazista la Gran Bretagna ritrova l'unità

CUNEO

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PIERCARLO BARALE - La deputata Jo Cox è stata vittima di un appartenente ad un gruppo neonazista Usa, da tempo cultore della violenza e della sopraffazione. Aveva un marito affettuoso, una famiglia felice.

Rappresentava, per l'assassino, tutto ciò che i violenti fanatici della destra estrema combattono: la tolleranza, l'altruismo, la disponibilità verso il prossimo. Sia nello svolgimento dell'attività politica di deputata, che nei rapporti interpersonali nella società in cui viveva.

Con l'approssimarsi del referendum sull'uscita dall'Europa - la ben nota Brexit - i toni si erano alzati. Da parte dei sostenitori della permanenza nell'U.E. e di quelli che non vedono l'ora di lasciarla. Dopo l'efferato delitto, la Gran Bretagna è tornata unita, condividendo - ambedue gli schieramenti - la condanna della violenza e del neonazismo.

L'effetto voluto dall'assassino non si è verificato. Anzi, il suo atto criminale ha portato la contesa referendaria - pur di enorme importanza - entro i binari di una consultazione politica. Il neonazismo, purtroppo, è tornato attuale non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti.

I predicatori della violenza, del respingimento dei migranti, della difesa del territorio da quella che viene definita invasione, anzichè esodo forzato di fronte a guerre e miseria, trovano terreno fertile in alcune persone - spesso disadattate o instabili.

In tempi di crisi economica, le sirene dell'odio hanno facile ascolto da una platea non solo di disadattati, egoisti, frustrati, ma di nuovi poveri o di borghesi con problemi di permanenza in tale ceto. Aspiranti capi-popolo minacciano, spesso con cipiglio terrificante, gli avversari politici, come se ci si trovasse di fronte al terribile Barbablù.

La politica è cosa ben diversa dalla violenza: è dialogo, confronto di valori, scelta di un modo di convivere rispettoso dei valori universali, racchiusi nelle Costituzioni. Anche da noi, in occasione di competizioni politiche, limitate all'amministrazione dei comuni per un quinquennio, si trascende, da parte di non pochi aspiranti sindaci-consiglieri.

Nella vita privata i femminicidi sono diventati quotidiani. Le donne vengono ferite o uccise, come se fossero proprietà esclusiva di aspiranti compagni non confermati in tale veste o di conviventi non soddisfatti del menage domestico. Si uccide, si dispensano prima schiaffi e pugni e poi coltellate o pallottole.

Le crudeli esecuzioni dell'Isis, addirittura scelte dopo consultazione in rete, come avvenuto per il pilota Giordano bruciato vivo nella gabbia, dovrebbero essere il mezzo per soggiogare il mondo intero. Con tanto di vergini promesse agli aspiranti suicidi nel paradiso. Stupisce che il Califfato non venga cancellato dal mondo - non dalla storia dei crimini - per lo meno sotto il profilo territoriale, da parte delle maggiori potenze che lo combattono.

Il seme dell'odio e della violenza, nell'assurda impostazione di una base religiosa attecchisce non solo tra i fanatici islamisti, ma spesso tra giovani laureati ed inseriti nella nostra società. Perderà il territorio, ma resterà ancora - prevedono esperti e politici - come ideale per molti insoddisfatti del proprio stato sociale.

Viviamo in un periodo buio, senza ideali meritevoli di imitazione, con classi politiche dedite alla cura dei propri interessi personali, di partito o di gruppo. Molti pensano a sè, come hanno fatto amministratori disonesti ed interessati di molte banche, appoggiati da partiti - a tutti interessati per ottenere crediti senza garanzia addirittura per sè o per mogli faccendiere, amicizie sodali. Amministratori e funzionari correi hanno ottenuto liquidazioni da favola, anzichè subire azioni di responsabilità, con risarcimento del danno arrecato.

I clienti ed azionisti gabbati e derubati hanno visto volatilizzare i loro risparmi. Coloro che hanno affossato molti istituti di credito, da quello più antico al mondo a molte banche locali, cercano nuove occupazioni, sempre nel settore, per provocare altri danni ed altri profitti per sè. Dovrebbero soggiornare negli istituti di pena, dopo processi rapidi.

Putroppo, abbiamo bisogno di eroi, come ne ha avuto la Gran Bretagna, con il sacrificio della deputata Jo Cox, strappata alla famiglia del fanatico neonazista. Ma soprattutto allo Stato che rappresentava come deputata, dando esempio di dignità, generosità, coraggio. Il suo sacrificio ha portato la Gran Bretagna ad un ritorno di lealtà e correttezza nella vita democratica.

Piercarlo Barale

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