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Dal 28 dicembre, qualcuno ha più sentito parlare dell'acqua?

CUNEO

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Riceviamo: 'Il  28 dicembre 2015, sul quotidiano on-line della Provincia di Cuneo, compariva  un articolo che riferiva  della Conferenza dell’ATO 4,  svoltasi il giorno stesso, con il titolo “Gestione dell’acqua: approvato il cronoprogramma dei lavori 2016”.

Veniva riportata una  dichiarazione del  Presidente della Provincia e Sindaco di Cuneo che necommentava soddisfatto l’esito con le parole 'PRENDIAMO IMPEGNI CON SCADENZE CERTE CHE POI MANTENIAMO: TUTTO E' VERIFICABILE.....' 

E allora, partendo dal  CRONOPROGRAMMA - approvato in quell'occasione - per giungere  entro la finedel 2016  alla gestione del ciclo integrato  dell'acqua nella Granda,  da parte di una 'società a partecipazione pubblica', PROVIAMO A VERIFICARE impegni e scadenze annunciate.

Nel periodo gennaio/febbraio 2016 si sarebbe dovuto procedere a:

 - emissione bandi per l'affidamento degli incarichi civilistici,legali e amministrativi

 - ricerca e analisi dati, revisione delle tariffe e programma di interventi

 - bando per redazione piano d'ambito

- ricerca criticità e nuovi lavori a partire dalle segnalazioni dei sindaci.

SIAMO AD APRILE è la domanda è: dopo il 28 dicembre, QUALCUNO HA PIU' SENTITO PARLARE DELL'ACQUA?

 Come mai questo silenzio protratto da parte di chi avrebbe il dovere di informare i cittadini circa una questione che riguarda una risorsa vitale del territorio e la sua gestione ottimale?

Non è che ancora una volta, come per il teleriscaldamento, tutto si svolga in modo oscuro, tutto si decida o sia già stato deciso senza alcuna trasparenza, tra amministratori che - dopo averne ottenuto il consenso - hanno rapidamente declassato gli elettori a sudditi e si sono disinvoltamente trasformati in padroni di ciò che è stato loro pro-tempore affidato.

Non è che per incapacità o per mancanza di volontà decisionale, ci si sia già adattati all'idea di farsi commissariare, facendosi togliere le castagne dal fuoco dalla Regione e facendosi imporre (?) una scelta che, oltre ad eludere il risultato referendario, rischierebbe di condurre alla perdita di controllo su una delle più grandi risorse del territorio?

 VORREMMO CHE QUESTI NOSTRI TIMORI POTESSERO ESSERE SMENTITI - NON SOLO A PAROLE - IN TEMPI RAPIDI.

 QUALCUNO CI VUOLE PROVARE?

Associazione Cittadini per Passione

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