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"Da Caporetto alla Vittoria": a Saluzzo una fedele ricostruzione di ciò che accadde per davvero

SALUZZO

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Intitolare una spazio cittadino al marchese Marco Aurelio di Saluzzo, militare, parlamentare, uomo di governo, amministratore locale, galantuomo è la proposta avanzata dal Convegno “Da Caporetto alla Vittoria” organizzato a Saluzzo  dall’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (ASSGG) e dall’Istituto di Studi Storici sul Saluzzese.

Aperto dai presidenti della Fondazione RC Saluzzo, prof. Gianni Rabbia, e della ASSGG Alessandro Mella, esso è stato presieduto da Giuseppe Catenacci, dell’Associazione Ex Allievi della Nunziatella. Tito Lucrezio Rizzo (Università La Sapienza di Roma) ha confrontato il ruolo di Tomaso di Savoia, luogotenente di Vittorio Emanuele III durante la Grande Guerra, con quello  di Umberto di Savoia, principe di Piemonte, dal giugno 1944 al maggio 1946, quando assunse la corona all'abdicazione del padre, Vittorio Emanuele III, il "re Soldato".

Dopo esposizione sintetica della relazione di Aldo G. Ricci, sovrintendete emerito dell’Archivio Centrale dello Stato sulle terre contese e la loro ricostruzione,  Federico Lucarini (Univ. del Salento) ha illustrato  ruolo e vicende di Antonio Salandra, presidente del Consiglio dei Ministri al momento della mobilitazione nel maggio 1915, giurisperito e politico di lungo corso. 

GianPaolo Ferraioli, (Università della Campania “L. Vanvitelli”) ha perlustrato il mutevole atteggiamento degli Stati Uniti d'America sul fronte italiano, ove lamentarono 7 morti contro i 680.000 caduti italiani. Il colonnello Carlo Cadorna, nipote del Comandante Supremo, ha analizzato la visione strategica del nonno, confutando con argomenti ineccepibili i luoghi comuni consolidatisi nell’immaginario collettivo.

Ha chiuso la prima sessione il direttore dell’ASSGG, Aldo A. Mola, col ritratto militare e politico di Marco Aurelio di Saluzzo nonché della sua prestigiosa famiglia. Mola ha auspicato che gli venga intitolato uno spazio pubblico. 

La sessione pomeridiana, presieduta dall'avvocato Giovanna Giolitti, presidente onorario dell’ASSGG e bisnipote dello statista, è stata aperta da Nerio Nesi, presidente della Fondazione Camillo Cavour (Santena), con un partecipe  saluto.

Di seguito Claudio Susmel  ha parlato della “Staffetta della Vittoria  - Orlando, Nitti, D’Annunzio, Giolitti”, con argomentati riferimenti  all'Accordo di Londra del 26 aprile 1915, ai Trattati di pace del 1919-1920 e alla questione di Fiume.

Si è aperto un  interessante e vivace dibattito che ha coinvolto  relatori e ospiti. Il prof. Giorgio Sangiorgi, filmografo, ha illustrato come la cinematografia affrontò i temi di Caporetto e della vittoria, avvalendosi della proiezione di spezzoni di documentari e film rarissimi, quali "Thais" unico film futurista giunto sino a noi.

L’avv. Alessandro Agostinucci, dell’Associazione Nazionale Alpini di Asti, ha infine descritto genesi e contenuti del libro che ha dato titolo al convegno “Da Caporetto alla Vittoria”. Il volume  (Storia di un Alpino, edito dall'ANA) fonde comunicativa del fumetto, disegnato da Luigi Piccatto (autore di Dylan Dog) e puntuale analisi storica.

Gli Atti del convegno saranno presto dati alle stampe.

(Foto di Karen Giacobino)

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