Bodèn - Ai tempi della Dc-Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi e del Pci-Partito Comunista Italiano di Palmiro Togliatti, era famoso il detto popolare “Adda venì Baffone” che nacque a  Napoli, occupata dalle truppe naziste durante la seconda guerra mondiale, che stava vivendo  una grande crisi economica, con mancanza di  prospettive di libertà e di  lavoro e quindi i partenopei, per confortarsi, ripetevano che prima o poi sarebbe arrivato colui che avrebbe messo la situazione a posto e questo colui era Iosif Stalin (noto per i suoi folti baffi) che da dittatore dell’Urss comunista si opponeva alle truppe naziste di Hitler. (SUGGESTIONI di ANGELO BODINO e MICHELE NASETTA)

Non siamo certo in guerra, ma considerato che la situazione in Italia sotto il profilo sociale ed economico, con la disoccupazione imperante, rimane preoccupante, prima o poi, arriveremo anche noi a dire “Adda venì Baffone?”

E questo “Baffone”( se mai arriverà) chi dovrebbe essere?

Vabbè, lasciamo perdere il “Baffone” che è meglio e accontentiamoci del  “Baffino“ di Massimo D’Alema, che lunedì 10 alle 21, nella sala incontri di via Bono 3- sarà a Cuneo per la costituzione del comitato promotore provinciale di  “Articolo 1-Movimento democratici progressista” e quindi come perdere l’occasione di porre alcune domande all’ex premier italiano e “leader maximo”?

Caro D’Alema, se dopo la presentazione del nuovo Movimento, qualcuno del pubblico la dovesse indicare come regista della scissione Pd, risponderebbe come ha risposto ai giornalisti il 20 febbraio 2017 a Benevento "Chi lo dice è un provocatore o un idiota, scegliete voi”?..... Un consiglio quindi a chi intende partecipare alla riunione: meglio evitare di fare quella domanda!

Caro D’Alema, prima dell’esito del Referendum del 4 dicembre 2016 dichiarò alla stampa... “Renzi parla a nome di una gioventù che non lo segue. I giovani votano “NO”; votano “SI” solo persone anziane”. E se provocatoriamente durante la riunione un anziano “Renziano doc” dichiarasse provocatoriamente che ha votato “SI” al Referendum, lo manderà  “tout court” all’Inferno dantesco nel girone degli ignavi?

Caro D’Alema, dal momento che è venuto a parlare a Cuneo, piccola roccaforte del Pdr-Pd di Renzi, e considerato che la nostra città è Medaglia d’oro della Resistenza che ha dato i natali a Duccio Galimberti, eroe nazionale partigiano ucciso dai fascisti, come risponderebbe a Renzi che in chiusura della kermesse al Lingotto disse….. “Essere di sinistra non significa solo rincorrere totem del passato; lo dico a chi pensa di potersi definire di sinistra perché sale sul palco, alza il pugno chiuso e canta “Bandiera Rossa”. Confermerebbe quanto dichiarato anni fa ai giornali…..”Non chiedo a nessuno di studiare “Bandiera Rossa”, ma chi vuole stare in un partito come questo la deve rispettare”?

Caro D’Alema, i reduci partigiani e non reduci partigiani che ancor oggi, durante la celebrazione dell’anniversario della Festa della Liberazione del 25 Aprile, non si vergognano certo di cantare “Bandiera Rossa” alzando il pugno chiuso, sono da considerare delle “macchiette" o "macchietta” è da considerare  Renzi?

Caro D’Alema, non ci vuole molto ad indovinare quale sarà la sua risposta, ma  considerato che abbiamo pubblicamente invitato Renzi a venire a Cuneo il 25 Aprile per esibirsi da “non macchietta” cantando “Quel mazzolin dei fiori” dal balcone di “Casa Galimberti”,  cosa ne dice di venire anche lei per intonare con il pugno chiuso “Bandiera Rossa”?

Caro D’Alema, ci pensi perché sicuramente sarebbe un bel duetto, e vedrà che in quella occasione non sarà “rottamato” perché i cuneesi  “umiliati ed offesi” (ma questa è un'altra storia, che potrà farsi raccontare da qualcuno degli organizzatori o dei presenti alla serata) e anche quelli “non umiliati e non offesi” canteranno con lei a squarciagola “Bandiera Rossa” alzando il pugno chiuso, anche se non sono e non sono mai stati comunisti!

Caro D’Alema, affare fatto? Ed allora ci permetta di concludere..

“ADDA VENI’ BAFFONE?” …. No, a Cuneo……”ADDA VENI’ BAFFINO!”

Bodèn