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Cuneo, una serra da coltivare in carcere diventa opportunità di lavoro per il futuro dei detenuti

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Lunedì 29 gennaio, alle 11, presso la Casa Circondariale di Cuneo, in via Roncata 75, Joinfruit insieme a Open Baladin Cuneo e alla Casa Circondariale di Cuneo presenta il progetto "Liberi di Coltivare, coltivare una rinascita".

Joinfruit e Open Baladin sentono fortemente la responsabilità di investire in attività di economia sociale e circolare che coinvolgano anche le persone più "fragili". Nasce così il progetto che prevede l'avvio di un'attività agricola all'interno della Casa Circondariale di Cuneo come opportunità di rieducazione e rinascita per i detenuti. In un territorio fortemente vocato alla produzione agricola, Liberi di coltivare vuole costruire un ponte fra le persone che si apprestano ad affrontare un reinserimento socio-lavorativo e i mondi produttivi, attraverso un percorso formativo abbinato all'attività di coltivazione di ortaggi e frutta in una piccola azienda agricola che sarà creata all'interno della Casa Circondariale di Cuneo.

Liberi di Coltivare rappresenta una concreta opportunità per i detenuti di formarsi e avere la prospettiva di un successivo inserimento lavorativo nelle due aziende promotrici del progetto, che si impegnano anche a collocare e valorizzare le produzioni di questa iniziativa attraverso i propri canali di vendita e ristorazione. La presentazione della genesi del progetto sarà anche occasione per valorizzare le attività formative e lavorative svolte nella Casa Circondariale di Cuneo: l'aperitivo con rinfresco sarà organizzato dagli allievi/detenuti dell'Istituto Alberghiero di Dronero e composto anche da prodotti di panificazione realizzati impiegando persone detenute attraverso il progetto Panatè.

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