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Cuneo, solo 100 cantonieri per 3200 chilometri di strade provinciali

CUNEO

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Riceviamo e pubblichiamo: "Venerdì 6 ottobre i dipendenti delle Province sciopereranno per i servizi ai cittadini. Il decreto 50/2017 doveva rappresentare l'occasione per mettere le Province e le città metropolitane nella condizione di poter finanziare i servizi fondamentali, dopo i numerosi tagli che si sono susseguiti negli ultimi anni, anche alla luce dell'esito del referendum sulla riforma costituzionale dello scorso 4 dicembre.

Purtroppo così non è stato e il 6 ottobre, come in tutta Italia, anche i dipendenti della Provincia di Cuneo sosterranno la mobilitazione nazionale indetta da Cgil, Cisl e Uil– categorie del pubblico impiego - per denunciare, ancora una volta, come le Province e le città Metropolitane siano ormai in forte sofferenza nell’ottemperare a quanto stabilito dalla legge “Delrio” nonché dalle deleghe trasferite da Regione Piemonte.

Alle Province, dal 2013 al 2017 è stata chiesta una riduzione di risorse pari a 5,2 miliardi di euro (dato presentato all’Assemblea dei presidenti delle Province italiane del 16 febbraio 2017); anche per la Provincia di Cuneo l’impatto si è fatto sentire: oltre 18 milioni di riduzione annua del finanziamento dei servizi (attualmente previsto anche per i prossimi anni) hanno messo in crisi l’intero sistema di controllo e manutenzione della rete stradale provinciale e degli istituti scolastici.

L’attuale livello di finanziamento risulta addirittura inferiore a quello ritenuto “indispensabile per il funzionamento dell’Ente Provincia di Cuneo” dagli studi del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La situazione della Provincia di Cuneo è aggravata da importanti carenze di personale tecnico e di cantonieri che, in base al vigente blocco delle assunzioni, non possono essere sostituiti:

sono rimasti circa 100 cantonieri (una riduzione dell’organico vertiginosa e senza freni) per gestire il controllo e la manutenzione di oltre 3.200 km di strade provinciali, in molti casi costretti ad operare in squadre ridotte ed in condizioni di maggiore rischio per la propria sicurezza;

mezzi e macchinari sempre più obsoleti e quindi sempre meno conformi ed adeguati alle attuali esigenze lavorative del personale sulle strade;

carenza nell’organico di personale tecnico a sostegno della progettazione e della manutenzione delle strade e delle scuole provinciali;

stipendi fermi da circa 10 anni ed un contratto nazionale che tarda ad arrivare;

Le lavoratrici ed i lavoratori, con grande senso di responsabilità, hanno sempre e comunque assicurato l’erogazione dei servizi di loro competenza ai Sindaci ed ai cittadini, con la massima professionalità, pur con un organico ridotto ed in presenza di crescenti difficoltà operative.

Non intendiamo però assistere passivamente al degrado dei servizi ed alla mortificazione della professionalità dei dipendenti. Per tali ragioni venerdì 6 ottobre sciopereremo e parteciperemo con una nostra delegazione al presidio di protesta organizzato a Roma, davanti a Montecitorio, insieme alle lavoratrici e lavoratori delle Province".

Per la segreteria provinciale della Fp Cgil di Cuneo, Alfio Arcidiacono

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