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CUNEO/ Dagli allevamenti intensivi al Museo della Stampa di Mondovì: le conferenze all'Unitre

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CUNEO CRONACA - Per le conferenze dell’Università della Terza Età di Cuneo, lunedì 25 marzo, alle 15,30, presso il cinema Monviso, è programmata la conferenza "Allevamenti animali, carne e carne coltivata: impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo" con relatore Bartolomeo Biolatti. La popolazione mondiale ha quasi raggiunto gli 8 miliardi e si prevede che nel 2050 saremo 10 miliardi. Occorrerà sfamare un quarto in più della popolazione attuale. La Fao prevede che la richiesta di carne raddoppierà e che aumenteranno gli allevamenti intensivi a livello globale, maggiormente nei paesi in via di sviluppo. Contemporaneamente ci sono forti opposizioni agli allevamenti intensivi in particolare di bovini ritenuti responsabili della produzione di gas serra e di inquinamento dei suoli e dell’aria. La transizione ecologica (Green Deal in inglese) decisa dalla Commissione Europea per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite per il 2030 prevede la riduzione dell’impatto delle attività antropiche sull’ambiente, al contempo di raggiungere standard comuni e più elevati per alimenti più sani e sostenibili, nonché di perseguire una maggior sicurezza alimentare e un reddito equo per gli agricoltori.

Tuttavia, l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi e la scarsa tutela del benessere degli animali coinvolti all’interno della filiera alimentare paiono essere ancora un ostacolo al raggiungimento di tali obiettivi. Per alleggerire, almeno in parte, questa difficile situazione, investimenti importanti sono destinati in tutto il mondo alla ricerca di alimenti alternativi in grado di compensare o integrare la richiesta di proteine senza dover ricorrere ad ulteriori espansioni degli allevamenti intensivi. Fra le tante proposte vi è quella della carne coltivata che suscita forti discussioni e contrapposizioni, mentre lo stato della ricerca sembra non essere ancora in grado di fornire un quadro completo ed esaustivo sulla sicurezza di questo nuovo alimento e sull’eventuale impatto ambientale determinato dai processi produttivi.

Bartolomeo Biolatti è nato a Marene il 16 ottobre 1952. Rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Professore ordinario di Anatomia Patologica Veterinaria. Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria di Padova dal 1° ottobre 1995 al 1998. Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino dal 1° ottobre 2005 al 2013. Vicerettore dell’Università degli Studi di Torino dal 2013 al 2019. È membro di numerose società scientifiche nazionali ed internazionali. Ha cooperato e coopera con varie istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali. La sua carriera accademica lo ha portato ad assumere vari incarichi di prestigio ed a svolgere numerosi incarichi in commissioni e riviste scientifiche. Il curriculum completo è reperibile presso il sito dell’Università degli studi di Scienze Gastronomiche (UNISG).

Giovedì 28 marzo, sempre al Cinema Monviso, alle 15,30, Alessia Pelissero parlerà di “Un progetto con al centro il libro. Storia di Liber e del Museo Civico della Stampa di Mondovì”. Collocato nelle suggestive sale al piano terreno e, in parte, al primo piano del Complesso di Liber-Polo Culturale delle Orfane-, il Museo Civico della Stampa di Mondovì permette al pubblico di ripercorrere la storia del libro e della stampa, due elementi fortemente identitari per la città di Mondovì dove, nel 1472, venne realizzato il primo libro, con data impressa, stampato in Piemonte con la tecnica dei caratteri mobili. Il nuovo allestimento, completamente rinnovato e inaugurato nel 2022, unisce tradizione e innovazione: installazioni multimediali, videoproiezioni, animazioni, interviste e ricostruzioni 3D dialogano con la collezione civica di macchine da stampa, una tra le più ricche d’Italia, in un percorso immersivo e dinamico, non solo da visitare, ma da vivere e scoprire.

In un viaggio nel tempo, il Museo espone le macchine che hanno fatto la storia della stampa: dalle più rudimentali, con approfondimenti sulle grandi figure (da Gutenberg a Bodoni passando per Garamond) alle più recenti, dal torchio alla linotype, dal ciclostile alla pressa. Completano l’allestimento la riproduzione della tipografia della famiglia Belloni di Nizza Monferrato e i due laboratori di tipografia e di grafica, utilizzati durante tutto l’anno per ospitare workshop e attività per scuole, famiglie e appassionati. L’incontro “Un progetto con al centro il libro. Storia di Liber e del Museo Civico della Stampa di Mondovì” parte quindi da lontano, raccontando gli albori dell’arte della stampa nella terra monregalese, e ripercorre la storia del recupero del Polo delle Orfane, il primo biennio di vita del Museo della Stampa e le progettualità per il futuro dal punto di vista del gestore in concessione, Noau | officina culturale.

Alessia Pelissero è nata nel 1994 a Savigliano, diplomata al Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo, laureata in Scienze Storiche all’Università degli Studi di Torino. Dal 2022 collabora con Noau | officina culturale, ente che opera nel settore progettazione, management e fundraising per la cultura in provincia di Cuneo ed è responsabile della gestione del Museo Civico della Stampa di Mondovì.

 

 

 

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