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CUNEO/ Con scuole e luoghi di cultura chiusi, la prof. che fa lezione sotto i portici è d'esempio

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CUNEO CRONACA - "Anche a Cuneo si manifesta a sostegno della riapertura delle scuole: dal 17 novembre lo fa la professoressa Masoero, con alcuni suoi alunni, facendo lezione a distanza e all’aperto, sotto i portici del liceo classico Silvio Pellico.

Sono convinto anch’io che la didattica a distanza vada bene per brevi periodi di emergenza, ma che non possa diventare la norma: la scuola dovrebbe essere socialità, crescita ed elaborazione culturale per le ragazze ed i ragazzi, soprattutto in un periodo così difficile.
 
In tutti questi mesi di chiusura e breve riapertura si sarebbero dovuti reperire spazi adeguati, assumere personale (come promesso), predisporre trasporti sicuri, mentre la soluzione adottata è stata quella di chiudere tutto dalla prima media, senza sapere se e quando si riaprirà in presenza, a differenza degli paesi europei, dove invece la scuola è stata una priorità.
 
Vero è che le scuole non producono Pil, quindi in pieno lockdown le fabbriche, anche quelle di armamenti, in Piemonte restano aperte, mentre l’istruzione, come i luoghi di cultura, restano chiusi.
 
Ma proprio in un paese come il nostro nel quale, durante la pandemia, 7,6 milioni di persone hanno visto peggiorare il proprio tenore di vita, serve ragionare, elaborare, confrontarsi, ed evitare di favorire la dispersione scolastica. Grazie quindi a chi ha scelto, anche qui, di metterci la faccia in prima persona".
 
Fabio Panero, Rifondazione Comunista

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