Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Cuneo, chiude l'Archivio di Stato: i 7 dipendenti trasferiti al castello di Racconigi

CUNEO

Foto
Condividi FB

ALICE MARINI - Sono porte antiche quelle che si sono chiuse provvisoriamente giovedì scorso in corso Soleri 6. L’Archivio di Stato di Cuneo, esistente dal 1957, dal 2012 con sede nell’ex caserma Cantore, chiude (temporaneamente, ma non si sa ancora quando riaprirà). Questo dopo che ai suoi dipendenti - che sono 7 fra cui tre donne e due invalidi militari, alcuni vicini alla pensione - è stata comunicata la decisione di chiudere l'ufficio. Il motivo sarebbe legato alla sicurezza dei locali. Chi avrebbe dovuto timbrare alle 8, comunque, giovedì mattina c’era: si è ritrovato per una silenziosa protesta di fronte alla sede dell’Archivio. La notizia, neppure tanto buona, è giunta, però, il giorno stesso: i dipendenti sarebbero stati trasferiti provvisoriamente al castello di Racconigi, con i relativi disagi che questo può comportare.

La storia ha avuto inizio diversi d’anni fa, quando erano partiti gli interventi di ristrutturazione alla nuova sede e l’ufficio occupava i locali nel frattempo resi agibili. Ci fu poi uno stop dei lavori e tutto venne relegato al pian terreno e in parte al primo. Situazione che ha dato origine a stalli e disservizi. Il personale avrebbe potuto tranquillamente rimanere dentro, quantomeno a salvaguardia del patrimonio culturale. Invece sembra che il responsabile dei lavori abbia ritenuto che non ci fosse sicurezza neanche per loro. In passato c'era l'intenzione di rendere Cuneo un polo regionale della raccolta della documentazione archivistica, cosa che poi non si è potuta realizzare.

La presenza degli Archivi di Stato è disciplinata dalla legge e prevede una sede in ogni capoluogo di provincia con la precisa missione di conservare la documentazione statale, unitaria e preunitaria. In quello di Cuneo, unico in provincia, sono presenti testi antichi (dal 1300 circa) e importanti documentazioni: ad esempio, quelle relative al Dipartimento dello Stura, documenti del periodo francese; un fondo antico sull'ospedale Santa Croce, fondi di famiglie nobili della provincia, ruoli matricolari dei militari, atti notarili. C’è da far notare che Cuneo, capoluogo di provincia, perde in questo periodo un luogo pubblico di importante valore per la città.

Alice Marini

VIDEO