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Cuneo: l'ex comandante trasferita ricorrerà ora al giudice del lavoro

CUNEO

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Si sposterà dal Tar al giudice del lavoro la vicenda dell’ex comandante del Corpo di Polizia municipale di Cuneo, dottoressa Stefania Bosio, che contesta di essere stata “repentinamente e senza preavviso” trasferita pochi mesi fa a incarico dirigenziale diverso da quello ricoperto in Comune dal 2009.

Si legge nella sentenza del Tar, emessa venerdì a Torino: 'La ricorrente lamenta, nella sostanza, l’asserita illegittimità del provvedimento di revoca dell’incarico di dirigente e di Comandante del Corpo di Polizia Municipale, che è di competenza del giudice ordinario in quanto attiene all’ordinaria gestione del rapporto di lavoro....secondo noti principi “Ai fini del riparto della giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo, rileva non tanto la prospettazione compiuta dalle parti, quanto il petitum sostanziale, che va identificato soprattutto in funzione della causa petendi, ossia della intrinseca natura della posizione dedotta in giudizio” (Cassazione civile sez. un. 15 dicembre 2015 n. 25211; Consiglio di Stato sez. IV 14 gennaio 2016 n. 81).

Ha spiegato a cuneocronaca.it la dirigente: “Improvvisamente il 30 dicembre (!!!!!!) nonostante un incarico in corso come Comandante, revocabile solo per motivi giustificati, il Sindaco effettuava una riorganizzazione interna, destinandomi al servizio affari legale, passando così dalla gestione di un settore a quella di un mero servizio-figura dirigenziale di secondo livello non contemplata dalla legge e con un'unica dipendente, in un servizio non connotato da alcuna peculiarità e difficoltà organizzativa”.

Trattandosi – come rilevato dal Tar -  di questioni relative alla corretta gestione del rapporto di lavoro, esse sono riservate alla competenza del giudice ordinario, dinanzi al quale potranno essere riproposte nelle forme e nei termini di rito. Cosa che la dottoressa Bosio preannuncia che farà immediatamente.

Seguiremo gli sviluppi della vicenda.

 

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