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"Cucunà", il nuovo disco di Duea lega la musica popolare a storie e prodotti della Val Varaita

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - Per la realizzazione del nuovo disco, Duea ha deciso di coinvolgere alcune realtà vicine e in particolare alcune donne legate al territorio delle montagne del cuneese, raccontando le loro storie e unendo alla musica alcune creazioni artigianali, il tutto presentato su una piattaforma di micro-finanziamento (crowdfunding) dove chi vuole sostenere il progetto può diventare produttore dell’album, e scegliere uno o più prodotti artigianali da ricevere insieme alla musica ad album ultimato. La campagna termina il 15 giugno.

Sono al lavoro sul loro nuovo album due sorelle violiniste della val Varaita, Chiara e Sara Cesano (in arte Duea, dal nome del ruscello che scorre dietro la loro casa a Sampeyre), il titolo è “Cucunà” (una parola di lingua occitana che significa, rannicchiarsi, stringersi) e il suo percorso si intreccia con quattro storie che parlano di montagna, sostenibilità, cura e inclusione: la linfa di betulla “Biula” di Melle, il sapone artigianale del saponificio “Rose e caprioli” di Pietraporzio, la “ROSBbirra” Ipa ai fiori di sambuco di Rosbella e la borsa “Sakiba” cucita a mano con tessuti di riciclo dell’Emporio Margherita di Borgo San Dalmazzo. 

“La musica non si può toccare, ma noi volevamo che il nostro album Cucunà avesse una forma, un colore, un profumo, che si potesse gustare. Per questo abbiamo deciso di intrecciare la nostra musica con altre realtà che sembrano apparentemente distanti dalla musica ma che noi sentiamo molto vicine". La musica di Cucunà trasforma degli oggetti quotidiani in supporti musicali per un viaggio multisensoriale. Sulle confezioni dei 4 prodotti ci sarà un’apposita etichetta con un QR code; scansionando con il cellulare, si verrà indirizzati direttamente all’album digitale. Immaginate di avere tra le mani un sapone profumato, una bottiglia di birra artigianale, la boccetta di linfa di betulla e una borsa in tessuto: ognuno di questi oggetti diventa un portale musicale firmato DUEA. “Cucunà significa accovacciato, accoccolato e per noi significa prendersi cura. Avere cura è ciò che lega tutte queste storie, avere cura è il significato che noi diamo a Cucunà e quindi queste storie non potevano che andare insieme”

DUEA è un ruscello vivo d’estate e silenzioso d’inverno, scorre vicino alla casa dove Chiara e Sara sono cresciute a Sampeyre in Valle Varaita. Questa valle affacciata sul Monviso è ricca di tradizioni che risuonano nelle melodie, nei ritmi e nelle danze della musica popolare, un elemento indispensabile durante le feste. La musica di DUEA affonda le radici nelle melodie tradizionali, e prende il largo con brani originali per due violini, contaminati dal folk internazionale e un pizzico di elettronica. 

CUCUNA’ in occitano “accovacciato”, “accoccolato” è un’espressione che si è tramandata nel vocabolario familiare quando, tra sorelle, ci si rannicchia sotto le coperte per scaldarsi durante i freddi inverni. Quando, giocando a nascondino, ci si fa piccoli per non farsi trovare, oppure ancora, quando la mamma, con un gesto di affetto, rimbocca le coperte prima di andare a dormire. Per Sara e Chiara Cucunà significa custodire, proteggere e prendersi cura e dà il titolo al nuovo disco DUEA. A suon di corde strofinate, percosse, pizzicate e scordate, i violini costruiscono voci, armonie e percussioni. Ai ritmi terreni che scandiscono i passi di danza dei balli popolari si uniscono sonorità che richiamano al mondo naturale. L’album Cucunà prende forma con 9 brani originali ai quali si aggiungono 2 rivisitazioni di brani tradizionali della Val Varaita per un totale di 11 tracce.

Secondo Chiara e Sara, la musica non è un’arte isolata, ma partecipa attivamente alla vita quotidiana, intrecciandosi con le realtà circostanti, diventando uno strumento sociale; ad esempio nel 2022 l’uscita del loro singolo Bobò, in occasione dell’8 Marzo, ha sostenuto la campagna di raccolta fondi per donne vittime di violenza della Cooperativa Fiordaliso. Per la realizzazione del nuovo disco, Duea ha deciso di coinvolgere alcune realtà vicine e in particolare alcune donne legate al territorio delle montagne del cuneese, raccontando le loro storie e unendo alla musica alcune creazioni artigianali. 

Cucunà unisce storie che sono accomunate dal sentimento di cura e attenzione verso l’arte, la montagna, l’ambiente, la comunità. Insieme a DUEA ci sono Agnese, Cristina, Edith, Paolo, Simona, Sonia, Letizia e Tiziana. Ma che cosa lega Cucunà alle loro storie? Si può riassumere in 5 parole chiave: autenticità, intimità, convivialità, inclusione, creatività. 

A Limone Piemonte, in Valle Vermenagna Cristina gestisce una rivendita del “Saponificio Rose e Caprioli”, quì tra racconti e consigli preziosi vende il sapone di marsiglia biologico, il cui profumo risuona di montagna, stella alpina, lavanda, rosa. 

Il saponificio, nato da un’idea di Paolo, ha la sua sede ufficiale in Valle Stura a Pietraporzio, unisce la tradizione saponaria marsigliese alle antiche ricette delle Valli alpine cuneesi.

In Val Varaita, Agnese vive con la sua famiglia e si dedica a un’attività insolita dal nome “Biula”: estrae la linfa di betulla dagli alberi presenti nel bosco sopra Melle.

La linfa ha proprietà importanti che aiutano l’organismo umano: in particolare, svolge un’azione disintossicante, antinfiammatoria e drenante; durante i cicli depurativi, può essere bevuta giornalmente fuori dai pasti favorendo il sistema circolatorio, l'espulsione delle tossine e liberando il fegato dagli accumuli di colesterolo cattivo. 

Edith è una birraia e insieme alla sua famiglia gestisce un’osteria immersa nelle montagne di Rosbella a Boves. La porta di ingresso dell’osteria recita “convivialità” e “stare bene”, costituisce un importante luogo di incontro ai piedi della Bisalta.

La birra che si può gustare solamente quì è la Rosbirra, una IPA ai fiori di sambuco la cui ricetta è conservata segretamente da Edith. 

Letizia e Tiziana gestiscono a Borgo San Dalmazzo l’Emporio Margherita, un luogo in cui tessuti e abiti usati trovano una nuova vita.

Tra gli obiettivi di questo bellissimo progetto c’è quello di favorire l’economia circolare e l’inclusione socio-lavorativa delle persone in condizione di fragilità e/o rischio di esclusione. All’interno dell’Emporio c’è anche un laboratorio di cucito in cui vengono realizzate le borse Sakiba in stile patchwork, pezzi unici ricavati da tessuti riciclati.

Il tocco estetico e artistico: la copertina e la grafica di Cucunà sono a cura di Sonia, artista e grafica d’arte, stampatrice e docente di grafiche speciali che con grande sensibilità osserva il mondo e lo restituisce attraverso illustrazioni e incisioni.

Simona, insegnante di yoga e fotografa, cattura sensazioni e istanti, il suo stile inconfondibile in bianco e nero dà un volto al nuovo disco Cucunà.

 

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