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Così proteggiamo i bambini dai pericoli nascosti fra le righe del web

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ENRICO TERZI - Internet è una porta d’accesso ad un mondo fatto di informazioni e di contenuti sconfinati, che viene usato per la ricerca, la socializzazione, per il gioco e lo svago.

Purtroppo, però, il web nasconde anche dei pericoli, soprattutto per i più piccoli. Essi possono infatti accedere al web molto facilmente e rischiano di venire in contatto con contenuti violenti o comunque fortemente sconsigliati per la loro giovane età.

Inoltre, oramai internet vive di social e di chat e può dunque esporre i bambini al rischio di entrare in contatto con sconosciuti con cattive intenzioni. Proprio per questo motivo, la sicurezza deve sempre essere una priorità per ogni genitore: come proteggere, dunque, i bambini sul web?

Il primo passo per proteggere i bambini sul web deve essere compiuto dai genitori, che hanno l’obbligo di informarsi sui pericoli che potrebbero attendere i propri figli su Internet.

Come già anticipato, i bambini possono venire a conoscenza di contenuti non appropriati o essere contattati da sconosciuti che si fingono amici, visto che sui social network è difficile conoscere la vera identità degli altri utenti iscritti. Inoltre, potrebbero cliccare su pubblicità o link che scaricano automaticamente virus sul computer, o acquistare applicazioni a insaputa degli adulti.

Bloccare i contenuti inopportuni è dunque una delle priorità per garantire ai bambini una navigazione su Internet responsabile e sicura. Ma come fare? Siti Internet specializzati in elettronica come Monclick.it consentono ai genitori di ordinare anti-virus realizzati ad hoc: questi software, infatti, sono in grado di individuare i contenuti inappropriati e di bloccarne sul nascere la riproduzione.

Inoltre, questo sito ha anche un ottimo servizio di assistenza clienti interna, indicata per tutti i genitori che vorrebbero dei consigli sul prodotto più indicato per le esigenze dei propri bambini. Infine, tali contenuti possono anche essere bloccati ordinando dei router o degli smartphone dotati di parental control.

Il controllo tecnologico è un bene, ma può agire fino ad un certo punto. Il modo migliore per proteggere un bambino in fase di navigazione è renderlo consapevole dei pericoli che il web ospita.

Da questo punto di vista, ogni genitore dovrebbe sempre spiegare ai propri figli la natura di questi pericoli e come evitarli: ad esempio evitando di intrattenere conversazioni con persone conosciute in rete, di utilizzare sempre un nickname privo di riferimenti quali nome e cognome, e di non diffondere mai pubblicamente i propri dati sensibili.

Infine, le fotografie ed i video: oggi i ragazzini possono realizzarli con uno schiocco di dita, ma devono imparare a non condividerli liberamente sul web, e a proteggere la propria privacy evitando di pubblicarli sui social network o inviandoli in prima persona agli sconosciuti.

Enrico Terzi

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