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Così Cuneo per i Beni Comuni si candida alla guida della città

CUNEO

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Dicevano nel 2012: "Cuneo Città Futura: Città del Ben-Essere ambientale e sociale, della tutela del territorio e del patrimonio storico, della promozione e dello sviluppo del lavoro, dell’interazione etnica, dell’integrazione col comprensorio montano e con i territori di frontiera".

A partire da quella visione, oggi, la Costituente dei Beni Comuni, presentando la lista per le Amministrative di Cuneo del 2017 “Cuneo per i Beni Comuni” e la candidatura di Nello Fierro a sindaco, vuole (ri)confermare alcuni obiettivi storici del progetto per la città di Cuneo.

Riportiamo il documento:

"Nel solco segnato dalla lotta di liberazione e dalla Costituzione:

1) Vogliamo un Comune di tutti e quindi laico e garante dei diritti, senza distinzione fra convinzioni politiche, fedi religiose, condizioni sociali e di genere, orientamenti sessuali, appartenenze etniche. In particolare vogliamo sia prevalente l’impronta della cultura femminile (bilancio di genere, spazi e orari della città).

2) Vogliamo la trasparenza nelle nomine ad incarichi pubblici, nel rispetto delle competenze e dei criteri di genere. Ci impegnamo affinché gli enti strumentali e le fondazioni bancarie non interferiscano nella dialettica democratica cittadina.

3) Vogliamo un Comune che promuova l’equilibrio ambientale ed il rispetto del territorio e quindi una decisa revisione del Prg con tendenziale proiezione al consumo zero di territorio ed un piano del traffico rivolto ad un uso prevalente del trasporto pubblico e di mezzi non inquinanti. In questo contesto, chiediamo una moratoria sulla realizzazione della circonvallazione di Cuneo.

4) Vogliamo un Comune che realizzi la gestione pubblica diretta consortile dell’acqua con possibilità di evoluzione verso un’azienda speciale partecipata dai cittadini.

5) Vogliamo un Comune che costruisca un progetto culturale partecipato, aperto alle istanze dei giovani, in grado di dare risposta a esigenge di livello qualitativo differenziato, anche di grado elevato, di favorire un confronto interetnico paritario. L'eredità antifascista di Duccio Galimberti, a partire dal discorso del 25 luglio e dall’eredità del pensiero azionista, un deciso impegno ambientalista, una riflessione sulla necessaria rivitalizzazione delle politiche di welfare devono costituire gli assi valoriali della politica culturale del Comune.

6) Vogliamo un Comune che difenda il welfare e quindi una concezione più avanzata della salute (profili e piani di salute), la promozione e la protezione sociale delle categorie più disagiate, la riduzione delle disuguaglianze. Un miglioramento delle condizioni abitative con la rivendicazione del ruolo insostituibile dell’edilizia popolare. Le disuguaglianze incidono direttamente sull’attesa di vita dei cittadini con un differenziale di oltre 10 anni fra le varie categorie sociali. Il Ssn deve essere rifinanziato ad un livello corrispondente almeno alla media dei paesi europei.

7) Vogliamo un Comune che privilegi l’istruzione pubblica contro i disastri della “Buona Scuola”.

8) Vogliamo un Comune che crei le condizioni per l’occupazione giovanile, per un lavoro non precario per i giovani, per il reinserimento degli espulsi dai processi produttivi. Un comune che promuova forme di riduzione dell’orario di lavoro.

9) Vogliamo un Comune che sperimenti forme locali di salario minimo garantito, come già avviene in alcuni comuni italiani.

10) Vogliamo un Comune accogliente, che favorisca l’inter-azione fra le etnie".

 

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