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A Cuneo si vede com'è cambiata la società grazie alle donne dello sport

CUNEO

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Il Panathlon Club Cuneo, assieme al Coni Point, l’assessorato alla Cultura e allo Sport del Comune e l’Area 3 Distretto Italia del Panathlon Internazional intendono portare a Cuneo la mostra dedicata al mondo femminile sportivo.

A ideare l’itinerario storico in 54 pannelli tra le immagini e le vicende dell’universo sportivo femminile è stata la professoressa Adriana Balzarini, insegnante di educazione fisica, specializzata nel sostegno agli allievi portatori di handicap già assessore allo Sport di Verbania.

Il primo allestimento itinerante della mostra è avvenuto al Foro Italico di Roma. Per il valore dei contenuti l’esposizione è stata ospitata nella sede dell’Unione Europea a Bruxelles, ha ottenuto il patrocinio del Senato, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Coni e del Comitato Italiano Paraolimpico e lettere di encomio di Papa Francesco e del Comitato Olimpico Internazionale.

Ci fu un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui anche nei paesi occidentali l’attività fisica e lo sport erano considerati nemici della femminilità e le donne atlete erano viste con sufficienza, quando non con malcelato sospetto. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale si fece strada una decisa “femminilizzazione” dello sport, anche a livello olimpico. Fu una tappa fondamentale nel cammino dell’emancipazione della donna.

I 54 pannelli raccontano l’evoluzione del ruolo della donna nella società attraverso le Olimpiadi: a cominciare da quelle esclusivamente maschili di Atene del 1896, in cui la greca Stamata Revithi si vide negare il permesso di gareggiare nella maratona come donna e aggirò il divieto correndo tra gli uomini. La mostra rievoca la figura della tennista Charlotte Cooper, la prima campionessa olimpica nel 1900 a Parigi e passa in rassegna i sacrifici, i trionfi e la lotta per affermare il diritto allo sport di centinaia di atlete, dalle pioniere alle campionesse del XXI secolo.

C’è naturalmente anche lo sport piemontese in quelle cronache, in quei volti, in quelle vicende, da Stefania Belmondo a Daniela Ceccarelli a Novella Calligaris, Elisa Rigaudo, Federica Biscia, Giusy Leone, Piera Tizzoni e Clotilde Fasolis.

Costanza, passione, impegno, spirito di sacrificio e anche capacità di ribellarsi alle convenzioni e al maschilismo strisciante e mai sopito: sono doti tipicamente femminili e sono il segreto del successo delle campionesse, ma anche delle tante donne che la loro medaglia la portano nel cuore e l’hanno vinta facendo semplicemente dello sport e insegnandolo ai loro figli e mariti. La mostra ci parla di loro e ci racconta come nei campi e nelle piste di gara e nei palazzetti dello sport la società è cambiata grazie alle sportive, famose e non.

La mostra sarà visitabile dal 30 settembre all'8 ottobre nelle sale espositive di Palazzo Santa Croce a Cuneo (via Santa Croce 6), dal lunedì al sabato, dalle 17 alle 20, domenica dalle 15 alle ore 20.

Previa prenotazione, la mostra sarà fruibile agli istituti scolastici dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13.

 

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