CUNEO CRONACA - L'Assemblada Occitana valades denuncia la grave situazione che si sta creando nelle montagne occitane con la decisione dei governi europei di chiudere gli impianti sciistici.

Non ci opponiamo alla decisione, se richiesto dagli operatori sanitari.

Concordiamo che la montagna non è SOLO sci ma È ANCHE sci.

In Occitania (alpi e Pirenei) lavorano centinaia di migliaia di persone.

Se la decisione sarà assunta dall'unione europea (e lo auspichiamo) riteniamo giusto che i ristori siano a livello europeo.

Se invece la decisione non sarà condivisa a livello europeo ma assunta dai singoli stati nazionali allora i fondi a chi perderà parte del reddito dovranno essere pagati dai singoli stati.

Chiediamo ai governi di spiegare la chiusura degli impianti con motivazioni fondate.

Non riteniamo che il problema degli assembramenti sia il motivo principale per cui gli impianti vadano chiusi ma bensì il rischio di andare a gravare sugli ospedali già sotto stress per la pandemia.

Come Assemblada Occitana Valades chiediamo, che prima di prendere la decisione di chiudere gli impianti in maniera definitiva si predispongono i ristori per tutti.

Ricordiamo che la stagione invernale ha una peculiarità tutta sua: gli stagionali invernali. 

Questa categoria va tutelata in modo incisivo. 

Sarà cura del governo assicurarsi, mediante le sue fonti ufficiali, che le domande per essere ammessi al rimborso contengano i corretti elementi a riferimento, quali ad esempio, le certificazioni di prestazione d'opera e similari prestate presso aziende di questo comprensorio. Il tutto in tempi certi e rapidi.

L'Assemblada Occitana Valades dalla parte degli Occitani, sempre!!!