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CEVA/ Quei make-up ispirati ai quadri delle studentesse del corso estetica del Cfpcemon

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Al teatro Marenco di Ceva (Cuneo) lo spettacolo realizzato dalle studentesse della classeterza "Operatore del Benessere" indirizzo estetica del Cfpcemon di Ceva si è chiuso con una risposta: perché l’estetica è soprattutto far stare bene le persone. Le ragazze hanno utilizzato come tele i volti di 16 compagne, 14 dell’indirizzo estetica e 2 dell’indirizzo meccanica, per portare sul palco il lavoro di didattica attiva svolto nello scorso anno formativo, ripreso nell’anno in corso e condensato per portarlo sul palcoscenico in pochi ma intensi minuti.

Il lavoro "L'arte del make-up: il quadro prende vita" ha previsto una ricerca storica su un pittore e un quadro. La rielaborazione dei contenuti in lingua italiana e la trasformazione, durante le ore di informatica, in una relazione finale. Infine, la parte professionalizzante seguita nello scorso anno e portato avanti quest’anno da Marta Piccioni che ispirandosi al lavoro della make-up artist Lexie Lazer, hanno studiato e realizzato trucchi "a regola d’arte", ispirati ai quadri scelti.

A sipario aperto e mezze luci, i tantissimi spettatori presenti tra amici, famiglie, professionisti, rappresentanti delle istituzioni e persone comuni incuriosite dall’argomento, sono stati accolti all’ingresso dal video delle Nailart realizzate al termine di un progetto parallelo dalle allieve dell’ attuale classe seconda. Quando le luci si sono spente è apparsa Gaia, una delle estetiste che, filmata in aula poco motivata a svolgere la ricerca storica, si chiedeva: “Perché ho scelto di fare l’estetista?”.

La voce fuori campo, registrata dalla giovane e bravissima Anna Billò, ha portato l’attenzione su come spesso la bellezza non sia capita, vincolata da canoni e pregiudizi e, in un crescendo, ha introdotto lo spettacolo di cui lei bellezza si è professata “solo una delle protagoniste". Scandita da musica vivace, ogni estetista ha portato sul palco la propria realizzazione, mentre sullo schermo un time lapse esibiva in poco più di un minuto i gesti che hanno portato al risultato finale.

Al termine di ogni video per alcuni momenti il trucco è stato ingrandito da una telecamera e proiettato, per consentire a tutti gli spettatori di apprezzarne i dettagli. La voce di Anna ha introdotto così l’ultimo: “Nella sua Ceva, Tanchi Michelotti, non ha bisogno di presentazioni. È stato lasciato per ultimo, come si fa per le cose preziose, per il legame intimo con la scuola". Un trucco colorato che mette ben in evidenza i caratteristici segni lasciati dal tubetto di colore, realizzato su ispirazione del quadro “Alberi” del pittore cebano ha chiuso il sipario.

Nuovamente comparsa Gaia che orgogliosamente ha affermato: “ora ricordo perché ho scelto di fare l’estetista!” Sulla frase finale, hanno sfilato prima le future estetiste, presentate una ad una dalla responsabile della sede del Cfp, Simona Giacosa, quindi le docenti Ilenya Salvatico e Marta Piccioni , quest’ultima accompagnata dal make-up che lei stessa ha realizzato ispirandosi ad un murales di New York.

Sergio Rizzo


 

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