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CEVA/ Oltre 120 donatori al tradizionale pranzo sociale dell'Avis

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - E' tornato a svolgersi il consueto pranzo sociale della sezione cebana dell’Avis; una giornata partecipata con 120 adesioni. I sodali si sono riuniti per assistere alla Santa Messa delle 11 presso il Santuario di Vicoforte, celebrata dall’attuale rettore don Francesco Tarò, parroco per oltre diciotto anni a Ceva. Non ha fatto mancare la propria presenza l’attuale parroco di Ceva don Franco Bernelli. Dopo la messa sì è svolta l’assemblea dei soci al fine di modificare lo Statuto e adeguare il sodalizio con le riforme inerenti il “Terzo Settore”.

Il momento conviviale si è svolto presso “La Tavola del Chiostro”, dove donatori e amici hanno potuto nuovamente vivere una parentesi di allegria dopo lo stop di due anni imposto dalla pandemia. Hanno partecipato, manifestando la propria vicinanza all'Associazione Flavio Zunino, presidente provinciale dell'Avis, Gilberto Magagna, in rappresentanza dell’Avis di Mondovì, rappresentanti dell’Avis di Garessio, Massimo Sasso in rappresentanza dell’Aido di Ceva e Mauro Benedetto, in rappresentanza della Fidas Monregalese. C’erano rappresentanti del Cfp Cebano Monregalese, il direttore Marco Lombardi e la responsabile della sede di Ceva, Simona Giacosa. Rappresenti di altre associazioni cebane, sportive e non, con le quali è in corso una collaborazione. Ha portato il saluto della Regione Piemonte, il consigliere regionale, capogruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Bongioanni e ha partecipato in rappresentanza dell’ente Provincia il neoeletto presidente Luca Robaldo e sindaco di Mondovì. Era presente in rappresentanza del Comune di Ceva, il vicesindaco Lorenzo Alliani. 

Il presidente ha commentato: "È comunque bello mangiare insieme. È un momento straordinario da condividere con chi ami ed è così ormai da secoli. Popoli di ogni razza e cultura fanno da sempre un pranzo o una cena di famiglia per festeggiare e celebrare le loro tradizioni più importanti. Cicerone scriveva che: “Il piacere dei banchetti non si deve misurare dalle squisitezze delle portate, ma dalla compagnia degli amici e dai loro discorsi". In fondo la convivialità è un termometro sicuro per misurare la salute dei rapporti: se in famiglia c’è qualcosa che non va a tavola si capisce subito. Direi che la famiglia dell’Avis di Ceva gode di ottima salute. Arrivederci, non al prossimo anno, ma al prossimo appuntamento."

Sergio Rizzo. 

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