MONDOVì
SERGIO RIZZO - È stato celebrato anche a Ceva il "Giorno delle Foibe". In questa data, dichiarata dal Governo italiano Giornata del Ricordo, in memoria delle vittime, dell’esodo giuliano – dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati, è stata deposta una composizione floreale alla base del palo che ne ricorda l’avvenimento.
Le foibe sono voragini rocciose dell’altopiano del Carso, e che furono usate alla fine della seconda guerra mondiale per “infoibare” migliaia di istriani e triestini, italiani ma anche slavi, antifascisti e fascisti, colpevoli di opporsi all’espansionismo comunista slavo propugnato dal Maresciallo Tito. Ne sono state registrate al momento oltre 1700.
Il Giorno del ricordo, solennità civile nazionale italiana, vuole “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
"È importante – ha spiegato il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone – tenere viva la memoria su quella che è stata una grande tragedia italiana. Un capitolo buio della storia che causò lutti, sofferenza e spargimento di sangue innocente. Credo sia importante che questo spaccato della storia italiana sia trasmesso alle future generazioni”.
Sergio Rizzo