SERGIO RIZZO - Per gli studenti e le studentesse del Cfpcemon di Ceva (Cuneo) domenica scorsa è stata una giornata veramente particolare e questo grazie al progetto Educazione alla Bellezza – La bellezza va in scena, realizzato grazie al contributo della Fondazione Crc, sempre molto attenta e sensibile alle scuole del territorio. Gli studenti e le studentesse accompagnati da docenti e operatori di segreteria, sono partiti alla volta di Assago per assistere nel Teatro Repower al musical “Grease”. Probabilmente sorge spontanea la domanda su quale sia il legame tra la bellezza ed un musical.

Spiega la responsabile della sede cebana Simona Giacosa: "Il progetto vede come obiettivo primario quello di incoraggiare e stimolare nei ragazzi la curiosità verso il bello, privilegiare l’interazione con il patrimonio artistico che diventa l’elemento ispiratore per la ricerca storica e l’avvicinamento a forme artistiche ed espressive. Entrare in un teatro di grandi dimensioni come il Repower e assistere a uno spettacolo con attori professionisti per molti studenti rappresenta la prima esperienza in tal senso, è stato veramente interessante raccogliere le loro emozioni e riflessioni nel viaggio del rientro. Inoltre, mi rende orgogliosa il fatto che gli studenti abbiamo messo a disposizione parte del loro tempo di domenica per affrontare un’esperienza diversa e arricchente.

Un ringraziamento è doveroso alla Fondazione Crc che mette a disposizione fondi per attività scolastiche che, senza tali risorse sicuramente, sarebbe impensabile approcciare a determinate attività di approfondimento. Attraverso il settore educazione, istruzione e formazione la Fondazione  la Crc intende contribuire ad aumentare la qualità della scuola e promuovere un’educazione innovativa. Ringrazio le colleghe, – conclude Simona Giacosa – che hanno messo a disposizione il loro tempo per affiancare gli studenti in questa esperienza che sicuramente vede ampliate le loro conoscenze, non ultimo è stato un bel momento di aggregazione e di confronto. Sovente la quotidianità scolastica frenetica non consente di cogliere determinate caratteristiche degli studenti, vederli socializzare e condividere le loro idee è stato veramente emozionante. Forse stiamo tornando alla normalità; quella normalità di cui tutti abbiamo immenso bisogno”.

Sergio Rizzo