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Bernezzo: l'acqua rimane non potabile in alcune vie, revocato il divieto di utilizzo altrove

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Pubblichiamo l'ordinanza del Comune di Bernezzo: "Vista la comunicazione dell’Acda Cuneo in data 3 maggio 2024 prot. 3489, con la quale si comunicava che a causa delle piogge persistenti degli ultimi giorni, l’acqua proveniente dall’acquedotto, presentava torbidità e deposito terroso;

vista la successiva comunicazione dell’Acda - Cuneo in data 06 maggio 2024 prot. 3539 con la quale si segnala la potabilità dell’acqua su tutto il territorio comunale ad eccezione di alcune strade e cioè: Via Alpi, Via Aldo Bruno, Via Vallera, Via Umberto I° numeri pari 2-46 dispari 1-95, via Caraglio, Via Fontana Marta da Via Caraglio al civico 7, Via del Filatoio, Via del Mulino 1-2, Piazzetta Mons. Giorgis, Via Palazzo Comunale dall’1 all’11;

preso atto che l’Acda ha pertanto classificato l’acqua non idonea al consumo umano per le strade suindicate;

ritenuto necessario, indifferibile ed urgente intervenire autoritariamente per continuare a vietare l’uso dell’acqua della rete idrica per usi potabili ed alimentari per le strade suindicate ma nel contempo revocare l’ordinanza 15-2024 per il restante territorio del Comune di Bernezzo;

in attesa del ripristino della completa idoneità dell’acqua per gli usi potabili ed alimentari su tutto il territorio comunale;

visto il Decreto Legislativo 18 agosto 200 n. 267 e smi;

visto il Testo unico Leggi Sanitarie;

vista il D.Lgs 31/01 e smi.

Per le motivazioni sopra espresse ordina agli abitanti di: Via Alpi, Via Aldo Bruno, Via Vallera, Via Umberto I° numeri pari 2- 46 dispari 1-95, via Caraglio, Via Fontana Marta da Via Caraglio al civico 7, Via del Filatoio, Via del Mulino 1-2, Piazzetta Mons. Giorgis, Via Palazzo Comunale dall’1 all’11, il divieto di utilizzo acqua per scopi potabili e la contemporanea.

Revoca dell’ordinanza 15-2024 per la restante popolazione del Comune di Bernezzo.

Avverte che eventuali danni a persone e cose, derivanti dal mancato rispetto del presente provvedimento, saranno carico degli inadempienti.

Demanda ai soggetti preposti il controllo sulla osservanza della presente ordinanza, ed agli uffici competenti la cura per la massima divulgazione e pubblicità della stessa.

Contro la presente ordinanza è ammesso, nel termine di 60 giorni dalla notificazione, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, da proporre entro 120 giorni dalla notificazione".

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