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BAROLO/ Cultura enologica e comunicazione si incontrano al castello simbolo del Re dei vini

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CUNEO CRONACA - Sabato 18 novembre sarà una giornata molto speciale a Barolo: il castello, sede dell’enoteca regionale e del Museo del Vino, diventerà il luogo simbolo di chi vuole comunicare e fare cultura enologica. Nella giornata sono in programma due eventi molto diversi ma legati da unico comune denominatore: parlare di vino. La giornata vedrà al mattino dalle 10.30 con una tavola rotonda intitolata “I musei del vino e della viticoltura davanti alle sfide del XXI secolo” che mira ad esplorare le nuove tendenze nella narrazione e nell'esperienza museale del vino, in risposta alle mutevoli esigenze di un pubblico sempre più giovane e dinamico.

I relatori affronteranno tre temi principali. Il ruolo educativo dei musei del vino: come questi spazi non solo illustrano il processo di vinificazione ("dal grappolo al bicchiere"), ma valorizzano anche la fase "dalla pianta al grappolo", promuovendo la sostenibilità e il rispetto ambientale nel contesto del paesaggio vitivinicolo; le professioni all'interno dei musei del vino: quali figure professionali (enologi, agronomi, etnografi, storici del paesaggio) contribuiscono alla gestione di questi musei e in che modo presentano tecniche agricole ed enologiche contemporanee; il contributo dei musei al turismo consapevole: come il museo favorisce uno sviluppo sostenibile e sensibilizza al valore del paesaggio e delle vocazioni territoriali.

Un'occasione unica per esplorare come i musei del vino possono influenzare e arricchire la cultura del vino nel XXI secolo con Daniele Jalla, direttore scientifico dell’incontro, consulente nella gestione e progettazione museale; Martina De Luca, responsabile della Formazione e Curatore del Corso presso Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali; Maria Teresa Severini, prima donna italiana enologo e prima donna ammessa alla prestigiosa Académie Internationale du Vin di Ginevra che interverrà per il Museo del Vino di Torgiano (PG); Maria del Rocìo Acha Barral, dalla Spagna, esperta di storia dell'arte moderna e contemporanea, musei e turismo culturale; e Oskar Habjanič, direttore del Museo della vite più antica del mondo di Maribor (Slovenia).

Nel pomeriggio, alle ore 17 “Il Barolo giustifica i mezzi” dove i mezzi sono quelli della comunicazione che stanno attraversando un momento di profonda trasformazione che coinvolge e attraversa anche il mondo del vino; la carta, la tv, il digitale, le guide, Instagram, TikTok, i professionisti della comunicazione raccontano il vino. Barolo sente la responsabilità di portare il nome del Re dei grandi rossi italiani e la sindaca Renata Bianco è stata la principale promotrice dell’evento di sabato: “Raccontare è fondamentale nel mondo in cui viviamo e qui a Barolo ci piace raccontare la crescita consapevole di un territorio, un percorso che ha cambiato le cose e il modo di vivere. Qui si è trasformata anche la percezione che il mondo ha di noi. Il nome Barolo è anche una grande responsabilità a cominciare proprio dalla narrazione che viene costruita”.

A confrontare i loro modi di raccontare il vino saranno: Luca Ferrua, Direttore de Il Gusto testata del gruppo GEDI; Laura Donadoni, The Italian Wine Girl e autrice del libro “Intrepide”; Eleonora Cozzella a oggi la firma più importante del giornalismo gastronomico italiano; Nicolas Lozito giornalista ambientale per La Stampa; Fulvio Marino, panificatore e autore del libro “Dulcis in forno”; Guido Barendson, giornalista e firma più autorevole de il Gusto; Sara Missaglia, Giornalista, Sommelier, Degustatore Ufficiale e Wine Educator per l’Associazione Italiana Sommelier; Camilla Rocca, giornalista specializzata in food, vino, hotellerie e viaggi. Sarà un evento unico organizzato da Barolo&Castles Foundation, con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Enoteca Regionale del Barolo. Per partecipare: Castello di Barolo – Piazza Falletti. Ingresso libero.

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