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Banca di Asti e Bei, accordo da 50 milioni per sostenere piccole e medie imprese dell'agroalimentare

CUNEO

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CUNEO CRONACA - La Banca europea per gli investimenti (BEI) e Banca di Asti hanno perfezionato un primo accordo da 50 milioni di euro finalizzato a sostenere i fabbisogni di investimenti e capitale circolante delle piccole e medie imprese (PMI). L’accordo siglato ad Asti da Gemma Feliciani, Capo Divisione della BEI per le operazioni con le banche e da Carlo Demartini, Direttore Generale e AD di Banca di Asti, rappresenta la prima tranche dei 100 milioni complessivi approvati dal Consiglio di Amministrazione della BEI per questa operazione. 

Grazie alle risorse messe a disposizione dalla BEI, Banca di Asti potrà attivare finanziamenti a condizioni vantaggiose a favore della propria clientela con durata sino a 15 anni. Il 60% dei fondi sarà riservato alle piccole e medie imprese operanti nel settore agroalimentare, con particolare attenzione all’imprenditoria giovanile a cui è riservata una quota del 10%. Per i giovani, la durata del finanziamento può estendersi sino a 20 anni.

“Grazie a questa operazione con Banca di Asti, la BEI, la Banca dell’UE, mira a sostenere gli investimenti delle PMI attive nel settore agroalimentare al fine di promuovere una crescita economica sostenibile e creare nuovi posti di lavoro" ha dichiarato Gemma Feliciani, Capo Divisione della BEI per le operazioni con le banche.

“Siamo entusiasti per il progetto con la Banca europea per gli investimenti finalizzato a stimolare investimenti e crescita economica sul nostro territorio particolarmente focalizzato sul settore primario e agroalimentare” dichiara Carlo Demartini, Direttore Generale e AD di Banca di Asti. “La nostra Banca è per vocazione presente nel mondo delle PMI al quale riserva diversi progetti con l’obiettivo di fornire un supporto globale, grazie alla consulenza di oltre 70 persone appositamente formate e a una struttura centrale dedicato a tutte le iniziative che presentano contributi eo agevolazioni. Ulteriore elemento di valore dell’accordo è rappresentato da una quota riservata all’imprenditoria giovanile, a cui vogliamo essere particolarmente attenti, che consente sia il ricambio generazionale sia l’inserimento di nuove figure nel settore agroalimentare".

 

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