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Asti-Cuneo: 'Voi che leggete da che parte state?'

CUNEO

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Una riflessione di Paolo Tomatis su una notizia pubblicata da cuneocronaca.it

“I senatori Manassero-Borioli-Esposito hanno presentato al neoministro Del Rio un’interrogazione a sostegno del secondo gruppo autostradale italiano, quello dei Gavio.

I tre evidentemente sono stati oggetto di una sapiente operazione lobbistica e non cercano neppure di nasconderlo. Fanno riferimento a quanto “il gruppo Gavio ha proposto al ministero”: ma come fanno a saperlo?

Una cosa da niente: il governo metta una croce sopra agli impegni assunti da Gavio in seguito alla gara di appalto per la Asti-Cuneo. Se proprio vuole il completamento dell’autostrada, che è un "bidone" e non ci passa nessuno, gli procuri i soldi necessari passando da 12 a 28 anni la durata delle altre concessioni, vere galline dalle uova d’oro (rendono centinaia di milioni l’anno). Ma non basta: aggiunga anche un’altra cosa da niente, “un piano di incrementi tariffari”, cioè aumento dei pedaggi, e “uno di investimenti accresciuto”, cioè altri lavori da affidargli (che servano o meno, non importa).

I tre tenori (anzi: tenore, baritono e soprano) si fanno latori di questo messaggio richiamando il "famigerato" articolo 5 dello Sblocca Italia. Una trovata “intelligente” che dovrebbe far spuntare soldi dal nulla, degna del mago Forrest.

Ma qualcuno ha sentito la puzza di bruciato. Giovedì 16 aprile il neo ministro Del Rio si è incontrato con Raffaele Cantone, presidente dell’Anticorruzione. Cantone lo dice da settembre, a febbraio l’ha scritto a Lupi: l’articolo 5 è un pasticcio, un regalo ai concessionari che fa carta straccia delle regole e della sana concorrenza, carica sulle spalle degli utenti il rischio di impresa.

Poi però ha dovuto lasciare il posto Del Rio che invece sembra molto più propenso a tener conto di quelle osservazioni.

Ma non è bastato un Cantone qualunque a fermare i tre moschettieri...

Voi che leggete da che parte state?”

Paolo Tomatis

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