Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Archeologi e contadini, dal Fundus Mallianus al Monte dei Sette Castelli: incontro a Magliano Alfieri

BRA

Foto
Condividi FB

CUNEO CRONACA - Sabato 6 aprile, alle 17, presso il Salone degli Stemmi del Castello di Magliano Alfieri, si terrà l’incontro di presentazione dal titolo "Archeologi e contadini. Dal Fundus Mallianus al Monte dei Sette Castelli".

Un incontro per ricordare la lunga storia antica di Magliano Alfieri e i protagonisti delle prime ricerche del Novecento, da Federico Eusebio a Antonio Adriano e Patrizio Porta, fino alle moderne indagini archeologiche e alle iniziative più recenti di valorizzazione.

L’evento è a ingresso gratuito, al termine è previsto un momento conviviale. La prenotazione non è obbligatoria, ma è consigliata e si effettua compilando il modulo in fondo a questa pagina.

Per l’occasione interverranno:

Sergio Susenna, membro storico e ex-presidente della Sezione di Alba di Italia Nostra, con un focus sulla figura di Federico Eusebio.

Silvana Volpe, membro del Gruppo Spontaneo Maglianese e dell’associazione Amici del Castello Alfieri, con una lettura tratta dal diario di Antonio Adriano.

Renato Castello, membro del Gruppo Spontaneo Maglianese e dell’associazione Amici del Castello Alfieri

Marco Mozzone, presidente di Ambiente & Cultura, con la relazione delle iniziative di valorizzazioni del patrimonio archeologico maglianese.

Modera l’incontro Carlo Sacchetto per il Comune di Magliano Alfieri.

L’incontro è l’evento conclusivo dell’omonimo progetto Dal Fundus Mallianus al Monte dei Sette Castelli, realizzato all’interno del bando Esponente 2022 della Fondazione CRT allo scopo di valorizzare la lunghissima continuità di insediamento dell’abitato maglianese (dal Neolitico ad oggi).

In particolare il progetto è nato dalla segnalazione, da parte degli Amici del Castello Alfieri, del degrado dei resti della villa romana e della necessità di esporre la collezione archeologica di Antonio Adriano e del Gruppo Spontaneo Maglianese, esperienza determinante per l’identità del paese, ed ha permesso di portare a termine diverse operazioni su più fronti.

Uno degli obiettivi previsti era quello di mettere in sicurezza l’area archeologica all’aperto situata in Sant’Antonio in via Valmorterra, dove nel 2006, in occasione degli scavi per la realizzazione di un canale scolmatore del Rio Valle, erano venuti alla luce i resti della villa rustica romana, che si trovava in uno stato di forte degrado. Come primo step è stato quindi necessario procedere al diserbo manuale dell’area archeologica dalle piante infestanti per poi proseguire con le operazioni di primo consolidamento del muro romano, danneggiato dall’incuria nel tempo.

È stata inoltre prodotta un’audioguida georeferenziata multimediale che permette, tramite l’app gratuita di izi.TRAVEL, la fruizione autonoma del nuovo percorso ad anello che collega i vari punti di interesse delle diverse frazioni di Magliano, dalla zona bassa del paese (dove è presente l’area archeologica) al Castello Alfieri solla sommità della collina. All’interno del progetto è stata creata una mappa digitale che ha permesso di geolocalizzare tutti i principali ritrovamenti archeologici avvenuti sul territorio Maglianese.

Sono stati realizzati due grandi pannelli, collocati presso il muro romano, che riportano contenuti particolareggiati riguardanti il Fundus Mallianus, la Via Fulvia, le ville rustiche romane e i dati pubblicati dalla Soprintendenza in relazione agli scavi del 2006. Inoltre, espongono i QR-code per accedere all’audiotour georeferenziato, alla mappa digitale dei ritrovamenti archeologici e i testi tradotti in inglese.

Altri tre piccoli pannelli con QR-code permettono di accedere all’audiotour georeferenziato e sono stati collocato presso i due grandi portapannelli che già riportano la storia maglianese nel suo complesso presso le scuole elementari e presso l’inizio della salita al Belvedere Alfieri, mentre per il terzo è prevista la collocazione all’interno del castello.

Infine, il progetto ha permesso di riordinare e in parte esporre, in una vetrina allestita all’interno della sala della Torre rotonda nord del Castello Alfieri, la ricca e significativa collezione di reperti archeologici che vanno dal Neolitico alla fine del Medioevo, rinvenuti dal Gruppo spontaneo e dallo studioso locale Antonio Adriano, fondatore del gruppo di amici che si occupa della tutela delle tradizioni popolari e della storia del luogo.

VIDEO