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Anche Fossano scende in piazza contro l'odio per il diverso e per i diritti "a testa alta"

FOSSANO

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Anche Fossano, in provincia di Cuneo, aderisce a "Dirittiatestalta", l’iniziativa del 10 dicembre (ore 18) promossa da ActionAid, Amnesty International Italia, Caritas, Emergency e Oxfam Italia per celebrare insieme il 70esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e ricordare il suo valore.

Si scenderà in piazza in oltre 80 città italiane per ribadire i contenuti e i valori della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che mai come in questo momento sono necessari per riuscire a costruire forme di convivenza più umane e contrastare le nuove forme di razzismo, criminalizzazione della solidarietà e odio per il diverso che vediamo anche nel nostro paese.

Con il patrocinio del Comune di Fossano, le associazioni Acli, Agesci, Amnesty International Cuneo, Arci, Asfo Associazione Senegalesi, Associazione Nazionale Alpini Fossano, Associazione “In Cortile” di Genola, Atrio dei Gentili, Azione Cattolica, Cgil, Club Alpino Italiano, Commissione Pari Opportunità Fossano, Consulta per le Pari Opportunità Genola, Comunità Papa Giovanni XXIII, Comunità musulmana Fossano, Cooperativa Colibrì, Corte dei Folli, Crescendo, Culturadalbasso-impresa sociale, Emergency Cuneo, Erba Voglio Trinità, Fondazione Nuto Revelli, Freak out, Gas – L’Arcipelago, Il Melograno, Liberamente Santalbanese, Lvia, Masca teatrale, Mlal, Noi altri, Oltre la polvere, ORSo Cooperativa sociale, Pastorale sociale del lavoro invitano ad aderire alla manifestazione condividendo questo appello:

“Il 10 dicembre di 70 anni fa veniva approvata la Dichiarazione universale dei diritti umani, che indica nel rispetto degli uguali diritti di ogni essere umano il fondamento di un mondo libero, giusto e in pace. La Dichiarazione stabilisce eguaglianza e dignità di ogni essere umano e pone in capo a ogni stato il dovere centrale di garantire a tutti di godere dei propri inalienabili diritti e libertà. A oggi, non uno degli stati firmatari ha riconosciuto ai cittadini i diritti che si era impegnato a promuovere. Nel nostro paese, la negazione nella pratica di questi diritti sta facilitando la diffusione di nuove forme di razzismo, la solidarietà è considerata reato, l’odio per il diverso prevale sullo spirito di fratellanza, l’aiuto viene tacciato di buonismo. Oggi più che mai è urgente recuperare quei principi di umanità e di convivenza civile che sono alla base della Dichiarazione e che la retorica della paura sta cercando di smantellare. Il 10 dicembre scendiamo in piazza per dire al mondo che stiamo dalla parte dei diritti e delle persone”.

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