Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Allarme cinghiali: mobilitazione di Coldiretti Cuneo che chiede ai sindaci di intervenire

CUNEO

Foto
Condividi FB

CUNEO CRONACA“Basta: è ora di mettere un punto fermo all’annosa questione, ancora mai risolta definitivamente, della fauna selvatica che sta generando ormai da troppo tempo gravi problemi ambientali e di pubblica sicurezza. La situazione è insostenibile, sotto tutti i punti di vista, per i territori piemontesi”. È quanto ha dichiarato Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo nel far presente che Coldiretti in tutta la Regione sta incontrando i Prefetti delle varie province, dando vita ad un’azione capillare di mobilitazione.

"Alla luce della situazione giunta ormai alla saturazione con i cinghiali e la fauna selvatica in continua crescita, oltre agli aspetti sanitari poiché i cinghiali sono veicolo della Peste suina Africana ma anche di malattie infettive batteriche per l’uomo, chiediamo l’intervento dei sindaci, in qualità di responsabili della sanità e sicurezza pubblica, affinché prendano formalmente posizione, attraverso anche uno specifico documento che abbiamo predisposto e che presenteremo a tutti loro tramite i nostri referenti dei territori, nei confronti delle autorità territoriali, in particolare dei prefetti, dei presidenti delle province e della Regione. Occorre andare oltre le modalità fino ad oggi adottate, considerando che in oltre trent’anni di denunce, non è stato possibile raggiungere i risultati attesi. Un’indagine Coldiretti/IXÈ – conclude Moncalvo – evidenzia come siano, in primis, i cittadini, non solo quelli residenti nelle aree rurali, ad essere spaventati dalla presenza dei cinghiali e più di 8 italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti a tutela dell’incolumità dell’intera popolazione”.

“È necessario tutelare l’intera comunità cuneese – aggiunge Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo – con interventi straordinari anche mediante specifiche deroghe che consentano di prevedere, visto lo stato di effettiva emergenza, il coinvolgimento delle forze dell’ordine come i Carabinieri forestali e l’Esercito per agire con misure di contenimento al fine di bloccare una situazione ormai degenerata al punto tale essere seriamente pericolosa per i cittadini, oltre che per gli imprenditori agricoli i quali non vengono neppure coperti dagli indennizzi perché la perdita di reddito va ben oltre il valore del risarcimento ottenibile”.

 

VIDEO