Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Albese fra gli italiani in Eritrea che nel '48 riscattarono la Nazionale

ALBA

Foto
Condividi FB

BRUNO MURIALDO - Paolo Prandi è nato ad Alba il 2 febbraio 1932,  cresciuto in Eritrea dove la famiglia emigrò nel lontano 1936  durante il periodo coloniale dove il piccolo Prandi studia e in seguito vive i tempi della guerra  tra mille difficoltà e peripezie.

Ma quello che oggi Paolo vuole raccontare, dimenticando per un attimo le atrocità della guerra, è ciò che è successo e che la foto testimonia. E’ la storia di una squadra di calcio eroica, composta da italiani che vivevano ostaggio degli inglesi che in quel tempo avevano invaso l’altopiano di Decamerè occupando la città e  i territori limitrofi. 

Furono tempi duri per la famiglia Prandi, di umiliazioni e fame, ma in quel contesto non mancarono i momenti di distensione.

Racconta Paolo: 'Formammo una squadra di calcio composta da italiani, ci serviva per non sprofondare nello sconforto più totale, ma fu anche la nostra salvezza spirituale. Il  21 maggio del 1948 a Torino l’Italia gioca i Mondiali e affronta l’Inghilterra, che era la squadra più forte del mondo in quel momento e gli inglesi ci mortificarono, ci batterono per 4-0,  fu un’ ulteriore botta perché gli inglesi non mancarono di farsi beffe di noi. Allora successe qualcosa che ci spinse a cercare una forma di riscatto: senza indugiare sfidammo i soldati  Inglesi a giocare una partita, volevamo che ci facessero vedere chi erano veramente, se erano forti come dichiaravano di essere dovevano dimostrarlo. Essi naturalmente e spavaldamente accettarono. Cinque giorni ci preparammo alla meglio per affrontare gli occupanti che continuavano a schernirci per l’insuccesso delle squadra italiana al Mondiale. Giocammo quella partita con tutta la forza che avevamo dentro, alla fine li battemmo per cinque goal a zero. Non potete immaginare la gioia che abbiamo vissuto e la gioia che donammo a chi venne a vederci, vendicammo  la nostra Nazionale di calcio e ci guadagnammo una appagamento impareggiabile, dimostrammo agli inglesi di che pasta eravamo fatti'.

Questa storia Paolo ci teneva  a raccontarla e vi posso assicurare che dentro al suo cuore ancora oggi freme quel tempo oscuro, schiarito dai novanta minuti di riscatto che sono valsi una vita intera.  

Bruno Murialdo

 

VIDEO