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Ad Alba gli studenti del "Da Vinci" giocano a fare gli chef molecolari per cucinare cibi insoliti

ALBA

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ALICE MARINI - Scienza e passione per la ricerca applicata al mondo del cibo. Così si potrebbe definire il "leit motiv" che accompagna gli studenti del liceo "Leonardo Da Vinci" di Alba, in provincia di Cuneo, durante il corso di cucina molecolare, in vista della partecipazione alla settima edizione del Festival dell'Innovazione e della Scienza di Settimo Torinese, dal 12 al 19 ottobre.

Le classi quarta e quinta A Scienze Umane dell'istituto albese, guidate dal prof. Pierluigi Galluccio Mezio, da alcune settimane si esercitano in laboratorio per dare vita a cocktail e piatti avvalendosi di tecniche e di prodotti inusuali, capaci di generare sapori nuovi ed inconsueti. Schiume, additivi e gelatine per cucinare cibi senza l'uso della fiamma e attraverso reazioni chimiche.

Niente di strano: la cucina molecolare nasce anche con lo scopo di limitare l'uso dei grassi e delle fritture privilegiando ingredienti naturali. Tutto nel rispetto dei protocolli appropriati. E' una tendenza nuova in cucina, resa famosa da chef anche stellati, che piace sempre di più agli studenti e ai professori. Ad Alba già si avanza la proposta di attivare nelle scuole superiori un corso specifico.

Alice Marini

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