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A Villar San Costanzo nasce una scuola "davvero a misura di bambino"

SALUZZO

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ALICE MARINI - "Tutto nasce da un’esigenza che sentivo per mio figlio. Volevo uno spazio che gli consentisse di esprimersi liberamente e di essere se stesso". Così Milena Ribero, cuneese, editore, ma prima di tutto mamma, ha iniziato a studiare i grandi pedagogisti e a trarre dai loro insegnamenti nuovi metodi e conoscenze applicabili nella scuola.

Con la cooperativa sociale Materie Vive è nata Skholé, una realtà scolastica che avrà la sua sede a Villar San Costanzo (Cuneo), dove finalmente "vince la filosofia" e il bambino, con i suoi naturali desideri e orientamenti, torna ad essere al centro. Coesisteranno, nello stesso complesso, un Centro Studi di Pedagogia non direttiva, una ludoteca, uno spazio per i laboratori e la possibilità di formare operatori, oltre alla Scuola Famigliare, che offrirà sostegno e consulenza didattiche.

Milena porta un esempio che la fa sorridere: "Mio figlio ha imparato a contare grazie ai cucchiai di farina da mettere nelle torte”. Un metodo non esclude l’altro, semmai lo fortifica. Il fatto di non avere vincoli, di non dovere per forza stare seduto in classe, per un bambino - naturalmente orientato verso forme positive di comportamento – significa molto. La completa e spontanea espressione del proprio io è una solida base del buon crescere.

“Partiremo con una classe di prima elementare – conferma la cooperativa – rispettando l’orario 8,30-13,30 per le lezioni mattutine”. E sarà un sollievo, per i genitori, non dover acquistare libri perché già messi a disposizione dalla scuola. Andando ad eliminare il fattore del voto che il bambino porta a casa, si andrà probabilmente anche a sgretolare una parte di quelle alte pareti (tra insegnante e bambino, e tra bambino e mondo) che la maniera (forse fin troppo) convenzionale ha eretto.

Tengono a precisare che “non si tratta di un'azienda, ma di una semplice possibilità per le persone”. In tale contesto, infatti, sarà proprio la persona a fare la differenza. Gli insegnanti saranno tutti titolati e verranno affiancati da esperti in materia. Pensiamo alla classica lezione sulla preistoria resa dinamica dalla presenza di un archeologo in grado di mostrare ai bambini come si sono andati formando i fossili, o come un agronomo cambierà il modo d’intendere le scienze naturali da parte dei bambini.

Tratteggiare i contorni del progetto prima del tempo non è stato per niente facile, ma adesso ci si accorge di avere una vera e propria bomba tra le mani. "In Italia esistono esperimenti simili, ma qui si tratta di una cosa un po’ diversa. Abbiamo richiesto all’ufficio regionale scolastico il riconoscimento di scuola non paritaria, che quindi va ad assolvere l’obbligo formativo. Il nostro desiderio è quello di lavorare a stretto contatto con le scuole istituzionali, con le quali stiamo facendo rete".

Materie Vive – Skholé sarà presentato al pubblico lunedì 15 maggio (ore 20,30) nella sala polivalente di via Fratelli Perano 2, a Villar San Costanzo (per informazioni: info@materievive.it). Un grande augurio a questo neonato progetto perché possa, con “un bambino, un insegnante, un libro e una penna” cambiare il mondo. Dell’educazione, quantomeno.

Alice Marini

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