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VICOFORTE/ L'incontro con i ragazzi delle Medie di Josè Reynaldo Bencosme, campione dei 400 metri ostacoli

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Gli studenti di Vicoforte Mondovì (Cn), hanno incontrato Josè Reynaldo Bencosme, l’ostacolista italiano di origine dominicana, vincitore di manifestazioni internazionali e quattro volte campione italiano assoluto della specialità dei 400 metri ad ostacoli.

L’iniziativa rientra nell’ambito di un progetto scolastico dell’Istituto Comprensivo San Michele Mondovì in rete con alcune scuole torinesi facenti capo all’Istoreto di Torino. Per il corrente anno scolastico le attività su “Sport e Shoah.

Dagli anni ’30 e ’40 ai giorni nostri” prendono spunto dalle tracce del concorso annuale indetto dal Miur dal titolo “I giovani ricordano la Shoah” al quale la scuola partecipa. Partendo dagli approfondimenti degli anni ‘30 e ‘40, tristemente noti perché in Europa dilagavano la guerra e i regimi dittatoriali, i successivi approfondimenti, nel rispetto del tema richiesto per la partecipazione al concorso nazionale, sono stati effettuati dagli studenti riflettendo su come fu coinvolto il mondo dello sport in quel periodo caratterizzato da razzismo ed antisemitismo e su come questo fenomeno è vissuto ai nostri giorni. Bencosme, invitato dall’Asd Atletica Mondovì – Acqua S. Bernardo, ha accolto con favore la possibilità di rinforzare la collaborazione con la scuola oltre ai numerosi progetti già attivi (es. AtleticaMente e L’Atletica va a scuola).

Presentato dal tecnico e dirigente del sodalizio monregalese Enrico Priale, Bencosme, ha parlato delle sue esperienze di atleta di origine dominicana, evidenziando come in Italia, dove è giunto quand’era bambino, abbia potuto realizzare i sui sogni sportivi, anche grazie al sostegno del gruppo Sportivo della Guardia di Finanza, squadra in cui è entrato a fare parte nel 2010.

Oggi il mondo dello sport, quello di Bencosme, della pallavolista Egonu, quello della discobola Daisy Osakue o della danzatrice classica Misty Copeland, per fare alcuni esempi citati dai ragazzi, è cambiato molto rispetto al secolo scorso, anche se fenomeni di discriminazione e di “stupidità” ogni tanto emergono. A tal proposito è stata ricordata anche la recente esperienza della torinese Daisy Osakue, colpita in volto da un lancio di uova. L’intervista di Josè, “Benco” come lo chiamano gli amici, ha confermato che fra gli atleti certamente non manca la competitività, ma c’è molto rispetto della persona ed anche solidarietà. Questa testimonianza è stata positiva per i ragazzi sotto molti aspetti.

Il prodotto audiovisivo, di circa quindici minuti di durata, a cui stanno lavorando i ragazzi di una terza della secondaria, sarà montato con la supervisione del vicese Ettore Poggi e parteciperà al concorso nazionale consentendo di collegare esperienze del passato realizzate dai ragazzi, con una rappresentazione teatrale firmata dalla vicese Sara Dho: “Tempo di scuola, tempo di guerra”, dal libro della signora Maria Pia Ciravegna Milano, o tratte da filmati dell’epoca, con le esperienze odierne che fanno scaturire commenti e riflessioni sulla situazione attuale dello sport.

I ragazzi termineranno il lavoro con testimonianze positive sul mondo dello sport oggi, per lasciarsi “letteralmente” alle spalle i periodi bui del passato.

 Sergio Rizzo

 Nella foto: Josè Reynaldo Bencosme a Vicoforte Mondovì

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