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VERZUOLO/ Riconversione Burgo: 1° incontro dopo la firma tra Regione, Provincia, Comune e azienda

SALUZZO

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Si è svolto nella sala della Giunta del municipio di Verzuolo il primo incontro tra Regione, Provincia, Comune e Burgo dopo la firma, avvenuta il 21 marzo, del “Protocollo di intesa” per la promozione di iniziative di accompagnamento al piano di risanamento e al processo di riconversione industriale della cartiera di Verzuolo.

Lo stesso protocollo prevede incontri periodici tra le parti. Hanno partecipato: in rappresentanza del Comune di Verzuolo il sindaco Giancarlo Panero, l’assessore Gabriella Bernardi e la consigliera Giovanna Marchisio; per la Provincia la consigliera Milva Rinaudo; per la Regione Luca Gosso dell’Ufficio Comunicazione dell’assessorato all’Ambiente; per la Burgo l’assistente amministratore delegato ing. Pietro Alasia e il direttore di stabilimento Raffaele Marinucci.

Due gli obiettivi della riunione: conoscere lo stato di avanzamento dei lavori di riconversione e capire a che punto sono le pratiche autorizzative. Per quanto riguarda il primo aspetto è stato rilasciato il permesso di costruire e sono stati avviati i lavori edili.

Sul versante pratiche autorizzative, invece, è emerso che il Settore Presidio del territorio della Provincia ha escluso il progetto di risanamento e riconversione Burgo dalla Valutazione di Impatto Ambientale (Via), procedura mirata ad individuare, descrivere e valutare gli impatti ambientali dell’opera.

La decisione, il cui iter come previsto dalla normativa (D.lgs. 33/2013) è stato reso pubblico, è stata formalizzata con apposito provvedimento dirigenziale del 23 aprile 2019. In definitiva, quindi, le pratiche amministrative stanno avanzando correttamente facendo sì che i tempi di realizzazione siano in linea con le tempistiche di progetto.

Ora l’azienda dovrà presentare l’istanza per la modifica non sostanziale dell’attuale Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) al Settore Tutela del territorio della Provincia. È necessaria per uniformare l’azienda ai principi di prevenzione e riduzione dell’inquinamento, dettati dall’Unione europea a partire dal 1996. La procedura include il recepimento delle condizioni ambientali indicate nel provvedimento.

La riunione, a cui periodicamente ne seguiranno altre per monitorare l’attuazione del progetto, si è conclusa ribadendo come “la tutela della cittadinanza è garantita dall’organo tecnico e non è questione di sensibilità personali”.

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