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"Unesco Carbon Free": la sfida è ridurre le emissioni di gas serra nel territorio delle Langhe

ALBA

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Gli equilibri globali sono sempre più legati alle azioni locali a livello nazionale, regionale e di territorio. Impegnarsi concretamente nel raggiungimento di un’economia a basse emissioni di carbonio e mettere in atto una strategia specifica per la sostenibilità energetica e ambientale costituisce un’opportunità per tutti gli stakeholder, a partire dalle associazioni di categoria e dalle imprese. In quest’ottica, Confindustria Cuneo in collaborazione con Fondazione Links, Politecnico di Torino, Università Bocconi - "Green - Centre for Geography, Resources, Environment, Energy and Networks", con la partnership tecnica di Egea, ha deciso di promuovere un progetto per individuare azioni e servizi innovativi volti a ridurre le emissioni di gas serra nel territorio del sito Unesco della Langa del Barolo e delle colline del Barbaresco.

"Il progetto Obiettivo Albese - Unesco Carbon Free - commenta il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola - va esattamente nella direzione della sostenibilità, che deve essere letta come fattore di competitività per l’impresa”. Si tratta di un perfetto esempio di condivisione d’intenti tra i vari portatori di interesse, al fine di creare valore aggiunto grazie alla stretta collaborazione tra associazioni, Università, enti pubblici e imprese. L’approccio al tema che i promotori del progetto vogliono avere è estremamente innovativo.

Mentre esistono diversi esempi di un approccio “top-down” di implementazione delle azioni di sostenibilità, generalmente realizzate mediante un’idea politica di studio e realizzazione delle misure a livello di governance territoriale, il Progetto “Obiettivo Albese-Unesco Carbon Free” utilizzerà un approccio “bottom-up”: il punto di partenza sarà rappresentato da un’accurata conoscenza dei bisogni del territorio e delle sue peculiarità.

"Le competenze tecniche e la conoscenza del territorio - prosegue Gola - sono ingredienti essenziali per una buona riuscita di un progetto di decarbonizzazione di successo, che costituisca un’opportunità di crescita e di traino del territorio. Il coinvolgimento della comunità, attraverso momenti di presentazione, come quello di oggi, in cui fare il punto sulle attività, sarà fondamentale per garantire la replicabilità dell’approccio e il successo a lungo termine delle soluzioni identificate”.

Dichiara il sindaco di Alba, Carlo Bo: “Il tema dei cambiamenti climatici e della coscienza ambientale è uno degli aspetti che come Amministrazione Comunale abbiamo deciso di affrontare in quanto lo riteniamo un asset fondamentale per lo sviluppo del territorio. La nostra collettività è da sempre intrinsecamente legata alle Langhe, che farebbero innamorare chiunque. Tale privilegio porta con sé però anche la responsabilità di preservare la bellezza che ci circonda. Noi siamo custodi di questo territorio e dobbiamo avere la responsabilità di impegnarci per preservare tutto questo per le future generazioni. Lavoriamo insieme per un futuro migliore, più sostenibile, più vicino alla natura”.

Evidenzia il direttore generale di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio: “Abbiamo scelto il territorio dell’albese e delle Langhe, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco, perché costituisce un connubio perfetto tra i suoi paesaggi vitivinicoli e un tessuto socio-economico caratterizzato da alcune grandi imprese autoctone e da piccole realtà imprenditoriali. Le dimensioni di queste realtà spesso non consentono di affrontare grossi investimenti sul tema della sostenibilità ambientale, pertanto un’azione di aggregazione e creazione di sinergie è fondamentale per poter raggiungere gli obiettivi”.

Il progetto, che avrà ha una durata complessiva di circa un anno, prevederà tre fasi. Innanzitutto una prima analisi territoriale, che si occuperà di fornire una fotografia dello stato attuale dell’area territoriale di riferimento, identificando i confini e gli attuali consumi, riconducibili sia al settore energetico sia alla mobilità locale. L’obiettivo principale è definire la stima attuale delle emissioni di gas serra. Lo step successivo si occuperà di analizzare differenti contesti pilota, ognuno dei quali rappresentativo di una tipologia di utenza (ad esempio: struttura alberghiera/ricettiva, impresa agricola/vitivinicola, piccola/media impresa, edificio residenziale). L’ultima fase riguarda le strategie territoriali e prevede che sulla base dei risultati e delle azioni identificate, verrà valutata la replicabilità del progetto sul territorio e l’integrazione degli interventi di decarbonizzazione all’interno di strumenti di pianificazione territoriale.

 

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