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Cuneo, Uncem e sindaci: "Stare nella prima casa e scegliere la montagna quando si potrà"

MONTAGNA

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Stare a casa oggi fa bene alla montagna. Uncem si unisce all'appello di tanti sindaci delle valli alpine e appenniniche che in queste ore stanno ribadendo che i loro Comuni non sono luoghi di villeggiatura per passare questi giorni di blocco delle attività economiche e scolastiche. Così, il presidente Uncem ha scritto ai presidenti delle Regioni, ai ministri Franceschini e Boccia, al commissario Borrelli, condividendo con loro la necessità di un'azione maggiore di controllo e monitoraggio rispetto ai possibili flussi turistici, anche con le forze dell'ordine all'ingresso delle vallate.

"Non è questo il momento in cui fare i turisti - evidenzia Marco Bussone, presidente Uncem - Evitiamo movimenti da e per le valli che non hanno senso. La montagna è accogliente, ma non ora. Stare a casa fa bene anche ai territori montani. L'appello fatto da tanti sindaci al Prefetto è quello che anche Uncem oggi fa attraverso i media, a tutti. La montagna accoglierà tutti nei prossimi mesi, non ora. I sindaci sono preoccupati, anche per ricongiungimenti famigliari di chi ha portato pezzi di famiglia nelle seconde case delle valli. Restare a casa significa non muoversi dalla propria abitazione e non aprire le seconde case. L'appello è chiaro: stare a casa ora, nella propria prima casa, e scegliere la montagna quando si potrà, quando sarà ora. Ma aprire la seconda casa, scegliere la montagna, vorrà dire scegliere anche i negozi, i bar, le attività e voler bene a quelle comunità dove passare qualche giorno appena possibile. Non ora. Stiamo a casa per scegliere presto di tornare nelle valli delle Alpi e degli Appennini".

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