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Una nuova agricoltura dal Monregalese con la "Casa diffusa della biodiversità"

MONDOVì

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Nel territorio del Monregalese, il gruppo di lavoro costituito dal Comizio Agrario di Mondovì, Legambiente Cuneo, Associazione Rurale Italiana e Museo Augusto Doro ha avviato un percorso indirizzato alla salvaguardia della biodiversità agricola vissuta non come semplice conservazione, già di per sé lodevole, ma come elemento di ricchezza per il territorio monregalese, cuneese e più in generale piemontese, nell’ambito di un rilancio che ha come ottica uno scenario di agricoltura multifunzionale e generativa di opportunità di lavoro, sia dal punto di vista colturale, che culturale e scientifico. Questo significa attuare anche pratiche di ricostruzione di agrobiodiversità, con una attenzione particolare agli areali collinari e montani piemontesi, attraverso una gestione dinamica delle sementi e dei saperi.

Il progetto, che ha come nucleo di coordinamento il Comizio Agrario, prevede la tessitura di una rete diffusa sul territorio cuneese e piemontese costituita da siti sperimentali nei quali svolgere le azioni a sostegno del recupero, caratterizzazione e reintroduzione di varietà vegetali tradizionali. A fianco del lavoro in campo, verranno gradualmente sviluppati momenti di formazione e divulgazione, con l’intento, innanzitutto, di rafforzare una rete di persone sensibili ed attive a sostegno della biodiversità agricola contadina. Partecipata quindi da chiunque sia interessato a condividere il percorso: agricoltori, tecnici, docenti, studenti, cittadini e associazioni.

I primi percorsi di lavoro collettivo nell’ambito della Casa diffusa della biodiversità agraria riguardano la frutticoltura (melo e castagno), l’orticoltura ed i cereali (frumenti e segale). Le azioni prioritarie: un lavoro storico documentario finalizzato ad un inventario dei dati sulla presenza e diffusione delle varietà locali sul territorio; la raccolta delle sementi necessarie per i campi sperimentali; la gestione dei siti sperimentali; la descrizione morfogenetica ed agronomica delle varietà prescelte; la formazione in campo tra agricoltori, ricercatori e chiunque sia disponibile alla coltivazione; l’organizzazione di momenti di scambio dei semi, incontri sulle tecniche di conservazione delle sementi, la produzione e diffusione di materiale documentario ed informativo anche verso gruppi di cittadini sensibilizzati alla salvaguardia delle risorse genetiche.

"Cadibia" (Casa diffusa della biodiversità agraria), ai fini di sostenere questo percorso, promuove domenica 28 aprile, presso il castello di Rocca de’ Baldi, l’incontro dal titolo “Azioni collettive nelle campagne a favore delle sementi rurali - Reti, filiere e sistemi” col seguente programma:

ore 9,30 - Registrazione dei partecipanti;

ore 10,00 Saluti e introduzione;

ore 10,30 Roberto Schellino (Ari) “Le case delle sementi contadine: organizzazione, attività e scopi”;

ore 11,00 Prof.ssa Paola Migliorini (Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Pollenzo) “Miglioramento genetico partecipativo sui frumenti. Il progetto GerMonte e la Casa della Biodiversità a Unisg”;

ore 11,45 | Pausa;

ore 12,00 Dialogo e approfondimento con il pubblico;

ore 13,00 | Pausa pranzo (Pranzo comunitario al sacco nel Parco del Castello, possibilità di pasta e fagioli presso l’osteria del castello a 5 euro (prenotazioni allo 0174587292).

Pomeriggio: Sementi e vivaismo per l’orto: scambi di esperienze. Esposizione e scambio di semi e piante a cura della Compagnia del Giardino

Il gioco dell’orto - Attività con i bambini

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